MessinaServizi punta a nuove assunzioni. La società che si occupa di rifiuti sta programmando di allargare il suo organico. Dovrebbero essere 36i posti che l’azienda di via Cagini dovrebbe coprire per far fronte alle esigenze che sono emerse in queste settimane di contrattazioni sul nuovo piano industriale della società. Assunzioni che tra l’altro dovrebbero arrivare a brevissimo.
I progetti messi nero su bianco, soprattutto l’obiettivo del 65% di differenziata a luglio, impongono tempi molto stretti. Le selezioni dovrebbero essere indette già per il prossimo mese di aprile, se si conta di partire con il porta a porta in tutta la città. Ancora non ci sono molti dettagli, azienda e amministrazionenon intendono ricorrere al lavoro interinale, quindi si dovrebbe procedere attraverso bando pubblico. Ma è tutto in divenire, ciò che è certo è che ci sono dei posti da coprire perché il personale attualmente in forze alla MessinaServizi non risponde appieno al fabbisogno aziendale.
Le prime voci circolate in questi giorni parlano di 36 assunzioni a livello junior, con paga base di 1168 euro mensili. I nuovi assunti dovrebbero essere destinati allo spazzamento manuale, alla raccolta porta a porta, alla pulizie e diserbo delle aree verdi. L’obiettivo aziendale è di incrementare il personale destinato ai servizi operativie il numero esatto di quante saranno effettivamente le assunzioni verrà stabilito all’approvazione del piano industriale di MessinaServizi, altro passaggio che si dovrebbe concretizzare a breve.
Dai 505 dipendentiattuali di MessinaServizi si passerebbe dunque a circa 540 lavoratori, di cui almeno 450 destinati ai servizi operativi di raccolta, spazzamento e trasporto.
MessinaServizi dunque continua a programmare servizi, lavoro e futuro. E’ calato il silenzio invece sulla messa in liquidazione della società, sulle conseguenze del fallimento di Messinambiente, sui privati a cui affidare i servizi rifiuti. Non ci sono notizie dei pareri che il consiglio comunale aveva chiesto di poter ottenere per essere sicuri sulla strada da seguire. E in questo silenzio, MessinaServizi continua a programmare. Anche perché l’obiettivo ambizioso del 65% di differenziata dovrebbe arrivare a prescindere da quello che sarà il futuro gestionale. Anche se ogni giorno che passa diventa sempre più una corsa contro il tempo.
Francesca Stornante