I sindacati regionali inchiodano Ginatempo:”La legge c’è, si deve applicare”

La questione MessinaServizi-SRR finisce sotto la lente dei sindacati regionali. Dopo gli ultimi incontri che si sono chiusi senza una soluzione condivisa per il passaggio dei lavoratori di Ato3, dopo le prese di posizione dell’assessore Ialacqua e dell’amministratore unico Ginatempo da un lato, il commissarrio SRR Ettore Ragusa dall’altro, le organizzazioni sindacali che si sono spaccate, adesso l’affondo arriva direttamente da Palermo. E a finire nel mirino è proprio Beniamino Ginatempo. Dopo l’incontro di martedì pomeriggio a Palazzo Zanca la decisione è stata messa nelle mani dell’amministratore unico della nuova società che ha annunciato che chiederà un parere legale per capire quale strada seguire per il passaggio dei lavoratori. La spaccatura si è creata tra chi sostiene che ci sia la Legge regionale 9 a dettare le regole di tutta la procedura e chi invece vuole bypassare la legge e il transito in SRR per applicare norme che invece concentono il passaggio diretto da Ato3 e Messinambiente a MessinaServizi.

Il commissario Ettore Ragusa ha messo nero su bianco che la SRR seguirà quanto dettato dalla Regione e dunque procederà per l’avvio della società. Ginatempo invece ha annunciato che la sua decisione non sarà sciolta prima del prossimo 13 settembre, ma nel frattempo ha avviato l’iter per la “presa in carico” dei servizi di Ato3. Iter su cui oggi l’Ato3, a firma di Ragusa e Trimboli, ha chiesto chiarimenti, precisando che le attività di Ato3 sono regolate dall’ordinanza regionale attualmente in vigore e che dunque l’eventuale subentro di MessinaServizi dev’essere in questa fase concordato con la SRR.

Per adesso quindi si resta in attesa della decisione di Ginatempo, ma Fit Cisl Sicilia, Uiltrasporti Sicilia e Fiadel Sicilia alzano la voce: “Le leggi vanno semplicemente applicate, troppo spesso sono sottoposte a famigerati pareri per giustificare atti illegittimi. 
Dopo le affermazioni dei giorni scorsi di dell’assessore Ialacqua, anche quelle dell’Amministratore dell’azienda pubblica vanno nella direzione che le leggi non è necessario che siano applicate, nel caso specifico basta commissionare un parere i cui esiti “hanno certamente in diritto la preminenza sulla legge”.

Così i Segretari Regionali, Dionisio Giordano della Fit Cisl, Pietro Caleca della Uil Trasporti e Giuseppe Badagliacca della Fiadel intervengono e provano a far chiarezza sulla vicenda del transito dei lavoratori attualmente dipendenti dell’ATOME3 e della Società Messinambiente. I tre sindacalisti vogliono far emergere un punto essenziale: la legge c’è, dice cosa bisogna fare e basta applicarla senza arrovellarsi in altre soluzioni.

La nuova società di scopo del comune di Messina dovrà semplicemente sottostare alla previsione della Legge Regionale, così come fatto dal Comune di Messina stesso che in ottemperanza alla legge regionale ha presentato nel 2014 al Dipartimento Regionale dei Rifiuti un Piano di intervento (ARO) per la gestione del servizio di Igiene Ambientale della città, successivamente approvato nel 2015 con apposito decreto regionale. Quindi è chiaro che il Comune di Messina ha utilizzato e si è attenuto alla Legge Regionale di riferimento e sia chiaro a tutti che solamente grazie a ciò i lavoratori di ATOME3 e Messinambiente hanno acquisito il diritto al transito alla SRR per essere poi immediatamente utilizzati dal soggetto gestore del servizio e quindi la certezza del mantenimento dei livelli occupazionali”.

Non sono passate inosservate neanche le dichiarazioni sulla Legge 9 del 2010, definita più volte sia dall’assessore che da Ginatempo “inapplicabile”. «I pasticci sono creati da coloro i quali non rispettando la legge evidentemente provano a tutelare altri interessi e sulla dichiarata inapplicabilità della legge si limitano a ricordare che se pur in ritardo in Sicilia si sta assistendo al transito dei lavoratori in alcune SRR, nella provincia di Palermo, nella provincia di Catania, di Agrigento ed anche in provincia di Messina. E se l’amministratore unico teme eventuali “disturbatori” di una commessa da € 300.000.000,00 in 9 anni, applichi la Legge Regionale con il transito immediato dei lavoratori alla SRR prima e alla MessinaServizi subito dopo, altrimenti il segnale è che chi tende a mettere in campo azioni alternative alle vigenti norme potrebbe essere indicato egli stesso come il disturbatore».

I segretari regionali ricordano poi che Messinambiente è a fortissimo rischio fallimento e certamente non per colpa dei lavoratori, quindi l’applicazione della legge regionale con il transito alla SRR prima e l’utilizzo nella società di gestione dopo darebbe maggiore tutela e garanzia sul mantenimento dei livelli occupazionali. Quindi, se per caso il managment della nuova società di scopo dovesse ripresentare la stessa incapacità fallimentare di chi ha amministrato Messinambiente, almeno i lavoratori avrebbero la certezza di essere salvi essendo comunque alle dipendenze della SRR.

«Si rispetti la legge regionale, è di maggior tutela e garanzia per i lavoratori, impone comunque dopo il transito alla SRR l’utilizzo degli stessi da parte di Messina Servizi Bene Comune, evita i contenziosi legali che certamente il transito dei lavoratori con procedure difforme dalla legge determinerebbero, elimina il rischio di far dichiarare illegittimo e nullo il passaggio dei lavoratori».

Giordano, Caleca e Badagliacca concludono esortando il Commissario di nomina Regionale ad applicare i poteri allo stesso conferiti dalle ordinanze e quindi ad effettuare il transito subito dei lavoratori nella SRR e immediatamente dopo nella Messina Servi Bene Comune, così come richiesto dal Comune di Messina e come approvato dall’Assessorato Regionale Energia e Servizi nel pieno rispetto della legge.

Francesca Stornante