La villa più grande della città, il polmone verde di Messina, sembra essere sulla buona strada per tornare a essere un punto di aggregazione, di incontro e di attività sportive per la popolazione. Il primo sintomo di questa rinascita sembra essere, innanzitutto, la piscina della villa, che, grazie ai lavori diretti dall'ingegnere Scandurra, responsabile manutenzione delle strutture sportive, ed all'accordo raggiunto lo scorso 22 giugno tra l'amministrazione e la Federazione Italiana Nuoto (Fin), è stata finalmente ripristinata.
La Fin, già dallo scorso anno, aveva manifestato interesse nel prendere in gestione la piscina della villa, così come gestisce la piscina comunale Graziella Campagna. Ma inerzie burocratiche hanno fatto slittare l'accordo fino a questa estate. "Manca adesso la stesura e la firma di un accordo gestionale tra l'amministrazione comunale e la Federazione Italiana Nuoto; in caso contrario, la piscina appena tirata al lucido, tornerà tristemente a spegnere i riflettori", spiega il consigliere della III Circoscrizione, Alessandro Cacciotto, ricordando che i prossimi passi dell'amministrazione si volgeranno verso il ripristino sia dell'arena che dei campi da tennis.
"L'amministrazione comunale deve fare un salto di qualità in materia di politica sportiva – conclude Cacciotto – non è più possibile decidere di non decidere, si rischia di sprofondare sempre di più. Lo sport non è infatti solo attività motoria ma è anche un fenomeno sociale e culturale importantissimo e in materia di politica sportiva da molti anni si assiste ad una paralisi assoluta non più accettabile".
Quindi se da un lato i primi passi verso la riqualificazione dell'area sono stati mossi, ed altri si muoveranno, segnando così un cambio di direzione nelle politiche sportive cittadine fino ad oggi forse un po' troppo assopite, la villa presenta ancora alcune criticità, la cui risoluzione non può essere rimandata in un secondo momento.
Infatti la villa presenta ancora problemi come: i servizi igienici, situati nella parte a sud della villa, chiusi ormai da fin troppo tempo; la struttura dedicata agli anziani immersa nella fatiscenza; la sirena d’avviso, normalmente utilizzata per richiamare e invitare i cittadini presenti ad uscire in prossimità dell’orario di chiusura, che risulta guasta; ed infine anche la mancanza della luce nella guardiola del custode.
Quindi tutta una serie di accorgimenti, più o meno importanti, che, al fine di una riqualificazione completa della villa, devono essere fatti integralmente e non con piccoli interventi a macchia di leopardo, diluiti nel tempo, che non consentono ai cittadini e a chi lavora nella villa di usufruire appieno dello spazio.
Li sottolinea il consigliere comunale Libero Gioveni, che insieme al collega Cacciotto si è interessato della situazione: "Seppur a piccoli passi – è comunque soddisfatto Gioveni – finalmente villa Dante, con i recenti interventi effettuati e con i prossimi già programmati, sembra stia raggiungendo adeguati livelli di decoro e funzionalità per la gioia di tanti concittadini frequentatori (dai più piccoli ai più anziani). L’ormai prossima apertura della piscina scoperta, insieme ai futuri lavori di nuova realizzazione dei campi da tennis e di riammodernamento dell’arena, lasciano ben sperare sulla tanto auspicata e definitiva valorizzazione e riqualificazione del più grande ed importante polmone verde della città".