Come vi avevo spiegato nei precedenti editoriali ormai la porta delle perturbazioni atlantiche si è del tutto spalancata. Nelle prossime ore, come anticipato, faremo i conti con una nuova ondata di maltempo, causa il rapido scivolamento verso sud, in direzione del Canale di Sicilia, di un minimo depressionario relativo, supportato in quota da una intensa area di vorticità positiva (propensa ad instabilizzare la colonna d’aria).
Questa ondata di maltempo si articolerà in due fasi: nella prima fase piogge, rovesci e temporali coinvolgeranno fin dalla mattinata di domani le coste tirreniche, per estendersi allo Stretto di Messina fra pomeriggio e sera, mentre la costa ionica (nel frattempo domani scuole chiuse in molti comuni ionici…) dovrebbe rimanere in attesa fino al pomeriggio/sera. Il messinese, trovandosi sul bordo ascendente della circolazione di bassa pressione, risentirà anche dello sviluppo di sistemi temporaleschi che presenteranno al proprio interno un deciso moto rotatorio, causa l’elevatissimo “shear” (forti variazioni di direzione e velocità del vento man mano che si sale di quota).
Nella seconda fase, invece, con lo scivolamento del minimo sul Canale di Sicilia, fra tarda serata di domani e nottata successiva, sarà l’area ionica ad essere interessata da piogge e da dei temporali, per l’attivazione di una ritornante umida dai quadranti orientali che interagirà con i Peloritani, determinando precipitazioni, con accumuli anche significativi fra il taorminese e l’alto catanese.
La presenza attorno il minimo barico di un nocciolo di aria fredda in quota, che scorrerà sopra l’umido e caldo flusso sciroccale attivo nei bassi strati, fungerà da fattore di “innesco” per lo sviluppo di questi imponenti cumulonembi (alti anche più di 12 km). Pertanto la presenza di un flusso che diverrà più marcatamente orientale al suolo andrà ad innescare la tipica configurazione da piogge e temporali sulle coste ioniche della Sicilia.
Bisogna anche ribadire che in caso di un passaggio più ravvicinato del minimo, poco ad ovest di Malta, il canale di aria molto umida e instabile in risalita da SE renderebbe i fenomeni ben più persistenti e abbondanti dell’attuale sviluppo previsionale, coinvolgendo più direttamente pure la zona sud dello Stretto e la riviera ionica, che si troverebbero nella traiettoria dei sistemi temporaleschi a mesoscala sfornati dallo Ionio.
Entro la mattinata di martedì accumuli importanti si potranno raggiungere sul versante orientale dei Peloritani, in località come Antillo o Fiumedinisi, dove le precipitazioni vengono esacerbate dalla presenza dei rilievi più elevati della dorsale peloritana. Non c’è da stupirsi se martedì, stazioni come Antillo, possano avvicinarsi o sforare il muro dei 100 mm giornalieri.
Già martedì, sia la fascia tirrenica che l’area dello Stretto di Messina, dovrebbero vedere poche piogge, per merito dell’”ombra pluviometrica” esercitata dai Peloritani e dai Nebrodi. Altre piogge e temporali sono attesi anche nella giornata di mercoledì 9 ottobre, con le coste ioniche nuovamente in prima fila per fenomeni localmente intensi, con accumuli localmente significativi sul versante orientale dei Peloritani meridionali, oltre che sull’Etna.