Il caldo in queste ore ci sta dando una tregua temporanea. Difatti, le temperate correnti di maestrale che stanno rendendo il clima un po’ più mite del solito, mantenendo i termometri su valori tipici per il periodo, già da domani andranno rapidamente a indebolirsi, lasciando il posto alle calde masse d’aria, di origine subtropicale continentale. Il mese di luglio continua a seguire il trend già visto nell’ultima decade di giugno, con un flusso perturbato principale sull’area euro-atlantica piuttosto ondulato e disturbato. Difatti, anche nel corso di questa settimana, una immensa ondulazione ciclonica andrà nuovamente a ridisegnare la circolazione atmosferica in Europa e sul Mediterraneo. L’affondo di una nuova saccatura fredda sull’Europa occidentale favorirà la discesa di un vasto blocco di aria fredda, d’estrazione polare marittima, che farà piombare le temperature su valori tipicamente autunnale. Farà addirittura un po’ di freddo, soprattutto tra Spagna, Francia e Regno Unito, dove avremo valori termici più simili per il mese di settembre e ottobre che luglio.
Di tutta risposta all’affondo di aria fredda sull’Europa occidentale, lungo il ramo ascendente di questa saccatura, salirà un nuovo promontorio anticiclonico, di matrice subtropicale, che dai “roventi” deserti dell’Algeria e del Marocco si elongherà fino al bacino centrale del mar Mediterraneo, “avvettando” masse d’aria piuttosto calde e secche, inizialmente in quota, che provocheranno un brusco rialzo termico, soprattutto sulle regioni italiane. Trovandosi lungo il lato ascendente di questa saccatura l’Italia, nei prossimi giorni, subirà gli effetti di una nuova rimonta dell’opprimente anticiclone africano che ingloberà gran parte del nostro territorio nazionale, causando un brusco rialzo delle temperature massime. A differenza delle precedenti ondate di calore, che hanno interessato principalmente il sud e la Sicilia, stavolta i termometri varcheranno la soglia dei +36°C +37°C, con picchi anche di +39°C +40°C, anche sulle regioni centrali, e su parte del nord. Nelle aree più interne, solitamente riparate dal soffio delle tiepide brezze di mare o di lago.
Va subito ribadito che il caldo che sperimenteremo nei prossimi giorni sarà meno intenso di quello patito nelle scorse settimane. Pero, stavolta, le masse d’aria molto calde, di lontana origine desertica, torneranno a muoversi sopra una superficie marina di almeno +2,5°C +3,0°C più calda, specie sul Tirreno. Quindi, in questo caso, un mare più caldo non riuscirà a rinfrescare lo strato superficiale dell’atmosfera come poteva fare un mese fa, quando le acque marine fredde favorivano la formazione di uno spesso strato d’inversione termica (aria più fredda e pesante vicino al mare che scalza l’aria più calda e leggera a quote superiori), agevolando persino la formazione della “lupa”. I primi effetti concreti di questo riscaldamento delle acque superficiali del mare lo riscontriamo in atmosfera, lungo le aree rivierasche. L’aumento della temperatura dello strato d’acqua più superficiale del mare favorisce una maggiore immissione di vapore acqueo in atmosfera (maggiore evaporazione del mare), favorendo al tempo stesso un aumento delle temperature minime notturne.
Tanto per dare una idea, la minima di ieri a Messina è stata di soli +24,8°C, con valori di umidità relativi prossimi al 70%. Il capoluogo peloritano, per la sua posizione geografica, circondata dal mare su tre lati, vanta il primato di essere la città con le temperature minime notturne più alte d’Italia. A partire da domani, con la nuova rimonta dell’anticiclone africano, assisteremo ad un aumento delle temperature massime, che torneranno a varcare la soglia dei +32°C +33°C, con punte di oltre +35°C +36°C in settimana, sulle vallate e conche dell’entroterra. Dalla giornata di mercoledì 7 luglio 2021 in Sicilia, e in modo particolare sullo Stretto, tornerà ad avvertirsi anche un certo effetto “afa” che renderà la calura ancora meno sopportabile, accrescendo il disagio fisico, soprattutto nella giornata di giovedì 8 luglio, giorno in cui è atteso il picco di questa ondata di calore. Il caldo dovrebbe persistere fino a venerdì, quando l’arrivo di moderati venti di ponente e maestrale provocherà un progressivo calo delle temperature, verso valori più consoni per luglio. Interessante è la tendenza per la seconda decade di luglio, che vede un graduale abbassamento dei valori barici in quota sull’area mediterranea che potrebbe lasciare aperta la porta a qualche breve fase instabile. Ma torneremo a parlarne nei prossimi aggiornamenti.