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Meteo Messina: vortice polare alla conquista del Mediterraneo, da giovedì freddo e neve sui monti

L’elemento saliente di questa settimana sarà rappresentato da un importante cambio di circolazione che favorirà la discesa di un intero “lobo” del vortice polare nel cuore dell’Europa e sul Mediterraneo. La spinta verso nord dell’anticiclone delle Azzorre, pronto a ergersi in direzione dell’Islanda, oltre ad instabilizzare la figura del vortice polare, consentirà all’ampia circolazione di aria fredda, facente capo proprio a quest’ultimo, di scendere di latitudine, fino a raggiungere l’area del Mediterraneo e l’Italia, con una serie di perturbazioni che causeranno diversi episodi di maltempo, con a seguito aria che diverrà gradualmente più fredda. Alle nostre latitudini l’aria fredda arriverà non prima di giovedì 19 e venerdì 20 gennaio, quando il “lobo europeo” del vortice polare avrà raggiunto il Mediterraneo, avvettando aria molto fredda in quota. Prima di giovedì la Sicilia e la Calabria saranno interessate da umide ma temperate correnti sud-occidentali che renderanno il tempo spiccatamente variabile.

Lunedì 16 gennaio 2023

Al mattino avremo cieli che spazieranno dal parzialmente nuvoloso al nuvoloso, con nubi in ulteriore aumento dal pomeriggio, quando saranno possibili delle piogge a carattere sparso, maggiormente probabili sulla costa tirrenica e sull’area dello Stretto di Messina. L’arrivo del fronte sarà preceduto da sostenuti venti di libeccio sul Tirreno e sullo Ionio a largo, mentre sullo Stretto di Messina l’effetto “schermo” offerto sia dall’Etna che dai Peloritani, renderà la ventilazione debole da sud, più variabile dal pomeriggio, quando dal Tirreno si alzeranno sostenute raffiche di libeccio e ponente, con raffiche fino a 60 km/h sulle isole più settentrionali delle Eolie. Mari mossi, fino a molto mosso a largo il Tirreno. Le temperature massime domani non dovrebbero superare i +17°C, minime sui +12°C.

L’ondata di freddo, di matrice marittima, in discesa direttamente dal mar di Groenlandia.

Martedì 17 gennaio 2023

Fin dal mattino giornata nuvolosa, per il passaggio di nuvole prettamente stratificate, da sud-ovest verso nord-est, che non apporteranno alcun fenomeno degno di nota. Queste nuvole stratificate si alterneranno a schiarite, anche ampie, e spazi maggiormente soleggiati. Le temperature massime dovrebbero subire un lieve aumento, fino a oltre +17°C +18°C, minime sui +13°C sul livello del mare. I venti soffieranno moderati da sud sullo Ionio e sullo Stretto, con locali rinforzi fra Ganzirri e Torre Faro, mentre più da libeccio sull’area eoliana e sul Tirreno a largo. Mari di conseguenza mossi, molto mosso il Tirreno a largo delle Eolie.

Mercoledì 18 gennaio 2023

Sarà un’altra giornata d’attesa dominata dalle temperate correnti meridionali che addenseranno un po’ di nuvole basse sul versante orientale dei Peloritani, in risalita verso lo Stretto. Maggiori schiarite e spazi di sole sugli altri settori, ma dal pomeriggio e dalla serata la nuvolosità diverrà più compatta un po’ ovunque, in vista del più consistente peggioramento atteso giovedì 19 gennaio, quando un consistente sistema frontale atlantico, seguito da aria fredda d’origine polare marittima al suolo e artico marittima in quota, apporterà la prima ondata di maltempo dalle caratteristiche invernali in Sicilia.

Il maltempo atteso giovedì 20 sul messinese, le aree tratteggiate indicano possibilità di precipitazioni nevose sui monti.

Da giovedì freddo e neve sui monti

La linea di tendenza, in attesa di ulteriori conferme e correzioni modellistiche, al momento vede uno scivolamento di una parte di quell’aria molto fredda, d’estrazione artico marittima in quota, fin verso la Sicilia, con una conseguente instabilizzazione della colonna troposferica, e quindi lo sviluppo di nuvole compatte e precipitazioni, anche diffuse. Ancora pero è troppo presto per tutti i dettagli e soprattutto nel conoscere la quota neve. Con molta probabilità entro venerdì 20 la neve potrebbe scendere a quote basse, oltre che sul reggino, anche sul messinese e sul catanese, con imbiancate fin dai 1000 metri, se non poco sotto, fra Aspromonte, Nebrodi, Peloritani ed Etna. Sperando di vedere precipitazioni nevose della giusta consistenza, capaci di far riaprire i principali impianti sciistici di Calabria e Sicilia.