Una nuova ondata di maltempo in queste ore sta colpendo la Sicilia, con piogge, rovesci e temporali, anche localmente intensi, per la risalita dalla bassa Tunisia di un profondo ciclone extratropicale. In particolare sulla Sicilia centro-occidentale, dove abbiamo avuto piogge insistenti, con accumuli anche di oltre 80 mm vicino la città di Palermo. Sul messinese in mattinata il maltempo ha interessato soprattutto la zona nebroidea e la fascia tirrenica più occidentale, dove sono risaliti dei temporali da Sud (direttamente dal Canale di Sicilia), che sono stati supportati al suolo da aria umida proveniente da N-NE.
In queste ore il ciclone afro-mediterraneo, dopo essere risalito sul Canale di Sicilia e ulteriormente approfondito, ha raggiunto le coste più meridionali della Sicilia, poco ad ovest di Gela, con un minimo barico al suolo sceso sotto i 997 hPa. Ma proprio qui viene il bello. A contatto con la complessa orografia della Sicilia, soprattutto con i rilievi dell’agrigentino e del ragusano, il ciclone sta cominciando a subire un processo di “splitting”, che in gergo tecnico significa separazione in due o più minimi al suolo. Questo processo fisico viene indotto dall’attrito esercitato dai monti della Sicilia, nei confronti della circolazione depressionaria, che ne favorisce una temporanea riorganizzazione, mentre la circolazione ciclonica in quota rimane del tutto intatta.
Uno di questi minimi stasera si posizionerà sullo Ionio a largo di Catania, mentre un altro minimo al suolo in serata si genererà sul basso Tirreno, poco ad ovest delle Eolie. Lo sviluppo di questi minimi sta causando un cambiamento dell’evoluzione meteorologica, rispetto le previsioni e le simulazioni effettuate dai principali modelli. Infatti la formazione di questo minimo al suolo sullo Ionio, a sud dello Stretto, impedirà ai venti burrascosi di scirocco, in azione in mare aperto, di sfondare sulla costa, incanalandosi fra Reggio e Messina. Sotto questo punto di vista la sciroccata attesa sullo Stretto per stasera/notte sembra, fortunatamente, scongiurata.
Mentre il minimo sullo Ionio già in nottata verrà assorbito dal flusso sinottico principale, il minimo al suolo in isolamento sul basso Tirreno, ad ovest delle Eolie, dalla prossima notte andrà ad approfondirsi sensibilmente per il trasporto di vorticità sull’asse ascendente della saccatura, tanto da evolvere in una ciclogenesi esplosiva che domani mattina si sposterà verso il medio Tirreno, lasciando la Sicilia in balia di forti venti occidentali, anche burrascosi fra Ustica e le Eolie.
Sulla città entro la notte arriveranno raffiche di ponente, specialmente nella zona nord, che daranno origine a un nuovo peggioramento del tempo, con piogge e dei rovesci a carattere sparso, anche a carattere temporalesco, che bagneranno soprattutto i settori tirrenici. Domani il tempo andrà a migliorare al mattino, con ampie schiarite alternate ad annuvolamenti. Solo nel pomeriggio si potrà assistere allo sviluppo di annuvolamenti cumuliformi fra Nebrodi e Peloritani, che potranno originare dei locali acquazzoni, in sconfinamento verso la fascia costiera ionica.
Fra mercoledì 17 e giovedì 18 maggio il tempo andrà a migliorare, anche se continuerà a rimanere improntato verso un tipo di variabilità positiva, fra spazi soleggiati e annuvolamenti. Mentre dal weekend un nuovo ciclone dal Nord Africa rischia di condizionare in negativo il tempo, con piogge, venti forti e nuove mareggiate sul litorale ionico.