Da un paio di giorni un campo di alta pressione, con centro di massa centrato sullo Ionio, continua a garantire condizioni di tempo stabile e soleggiato un po' dappertutto, con giornate tiepide e soleggiate per buona parte del giorno. Questo tipo di tempo ci terrà compagnia fino alla giornata di venerdì 16 novembre, poi a partire dal prossimo weekend ci toccherà fare i conti con un nuovo e più complesso peggioramento che dovrebbe essere ben attenzionato. Soprattutto per il rischio concreto di vedere una grossa mareggiata da levante e grecale sulla costa ionica, con mare da molto agitato a localmente grosso (onde alte più di 5-6 metri) sotto la costa, oltre che per le piogge e il successivo calo termico. Intanto quella di domani, giovedì 15 novembre, sarà un’altra giornata condizionata dal tempo stabile e prevalentemente soleggiato, con cieli in larga parte sereni o poco nuvolosi e clima molto mite per novembre, con temperature massime che potrebbero salire ancora, con massime a cavallo dei +22°C +23°C, e minime notturne sui +15°C +16°C. I venti spireranno deboli, se non molto deboli, tendendo gradualmente a disporsi da Sud e S-SE dal pomeriggio/sera. Questo indebolimento dei venti sarà il primo segnale, riguardo l’imminente peggioramento che già dalla serata di venerdì comincerà a bussare alle porte.
Difatti proprio da venerdì, dopo le iniziali condizioni soleggiate del mattino, si assisterà ad un rapido aumento della nuvolosità, causa la risalita dalla Libia di un minimo depressionario che andrà fin da subito ad interagire con una lunga “banda baroclina” (fascia di separazione fra differenti masse d’aria dove solitamente nascono i fronti o i cicloni delle nostre latitudini) che dalla costa algerina si estenderà fino alla Grecia, attraversando per intero tutta la Sicilia, dove peraltro in serata giungeranno le prime piogge. Tale minimo, a contatto con questa “banda baroclina” si approfondirà sensibilmente, tanto da comprimere le isobare sullo Ionio ed attivare un impetuoso flusso di venti orientali che dall’isola di Creta si estenderà fino alle coste della Calabria ionica e della Sicilia orientale (da noi entrerà come grecale). Praticamente una vasta area dello Ionio, dalla Grecia alla Sicilia, sarà spazzata da forti venti tempestosi dai quadranti orientali che solleveranno in mare aperto un imponente moto ondoso, a causa di un “Fetch” (spazio di mare su cui soffia il vento) molto esteso.
Il “Fetch” difatti è un parametro fondamentale per valutare la potenza e l’intensità del moto ondoso che verrà innescato dalla formazione di una burrasca o una tempesta di vento. L’altezza delle onde non dipende solo dall’intensità del vento, ma anche dall’estensione dello spazio di mare su cui esso agisce. Più questo sarà ampio maggiori saranno le probabilità di vedere un moto ondoso più consistente e impetuoso, capace di immagazzinare enormi quantità di energia cinetica (la stessa che il vento trasferisce alla superficie marina). In presenza di venti di burrasca e di un “Fetch” molto esteso, per centinaia di miglia, allora siamo certi di trovarci di fronte ad una consistente mareggiata, in grado di arrecare danni significativi sulle aree costiere esposte, già pesantemente vulnerate dal fenomeno dell’erosione. Quando si vengono a creare queste situazioni, sui litorali della Sicilia orientale e della Calabria ionica, possono arrivare persino ondate di oltre i 6.0-7.0 metri, con “Run-Up” ben superiori poco a largo. Se a ciò aggiungiamo le piogge, che sabato potrebbero essere anche abbondanti sulla costa ionica, e il possibile effetto “tappo” alla foce dei vari torrenti, prodotto dalla mareggiata, è chiaro che quella di sabato 17 novembre sarà un’altra giornata complicata dal punto di vista meteo. Sarà fondamentale l’analisi dei modelli che verrà effettuata nella serata di domani. In caso di un allineamento dei vari centri di calcolo internazionale, che potrebbe avvenire già domani sera, queste prospettive appena enunciate potrebbero concretamente avverarsi.
Daniele Ingemi