Ormai ci siamo. L’aria molto fredda polare che la scorsa settimana ha invaso la penisola Scandinava, dopo aver aggirato ad est le Alpi, è appena scivolata sopra l’area balcanica-danubiana (fra Slovacchia, Ungheria, Croazia e Bosnia Erzegovina), e solo da poche ore sta cominciando a tracimare verso le regioni adriatiche e meridionali, sotto l’attivazione di una rigida e tagliente ventilazione da N-NE (tramontana e grecale) che contribuirà a far calare di botto la colonnina di mercurio, specie se in presenza di precipitazioni. L’ingresso di questa massa d’aria fredda, proveniente direttamente dall’area balcanica, sta già producendo una notevole accentuazione dell’instabilità atmosferica, visto l’accensione di forti contrasti termici sopra l’ancora calda superficie del Tirreno e dello Ionio. Questi notevoli divari termici, fra la fredda ventilazione dai quadranti settentrionali e l’ancora calda superficie dei mari, in queste ore sta iniziando ad agevolare lo sviluppo di rovesci e temporali di carattere sparso pronti ad abbattersi sull’arcipelago delle Eolie e su parte della costa tirrenica, da capo Calavà fino a Milazzo, con sconfinamenti fra l’entroterra nebroideo e sui Peloritani meridionali. La città, al momento, dovrebbe rimanere un po’ più riparata, data la protezione offerta dai rilievi calabresi che tendono a deviare, più da N-NO e Nord, il flusso di aria fredda che proviene dal quadrante nord-orientale. Eppure, nonostante questa parziale “ombra pluviometrica” calabrese, dalla prossima notte anche in città si assisterà ad un peggioramento più consistente, con l’incremento della copertura nuvolosa associato a delle piogge e a dei rovesci, a tratti di carattere temporalesco, che bagneranno a tratti il capoluogo peloritano. L’instabilità sopra citta sarà indotta dall’ingresso del nucleo di aria fredda in quota che darà la stura alle prime precipitazioni a carattere nevoso tra Nebrodi e Peloritani, a partire dai 1000 metri, con un successivo calo della quota neve nel corso della mattinata di domani, quando i fiocchi bianchi, associati a piogge sparse e intermittenti, potranno cadere fin sotto gli 800 metri, lasciando un sottile velo lungo la dorsale dei Peloritani e sui Nebrodi, dove si verificheranno delle imbiancate ancor più consistenti lungo il versante più settentrionale.
Dalla tarda mattinata si assisterà ad un lento miglioramento, con l’apertura di ampie schiarite e la cessazione dei fenomeni. Ma l’atmosfera continuerà a presentarsi ancora instabile, mentre l’arrivo del blocco di aria molto fredda e pesante, dai vicini Balcani, farà abbassare di colpo la colonnina di mercurio, tanto che nella serata di domani in città si registrerà una temperatura minima di appena +7°C, mentre la massima giornaliera difficilmente solcherà la soglia dei +11°C +12°C in pieno giorno. I venti domani spireranno ancora da deboli a moderati dai quadranti settentrionali, con l’attivazione di una fredda e tagliente ventilazione da Nord e da N-NE sul Tirreno, che spirerà a tratti moderata, esaltando ulteriormente la sensazione di freddo percepito dal nostro organismo. I mari si presenteranno da poco mossi a mossi, con moto ondoso in temporaneo aumento sul basso Tirreno. Il freddo ci terrà compagnia per gran parte della settimana, con un picco atteso nella nottata fra domani e mercoledì, quando si raggiungerà una minima di appena +6°C in città. Da giovedì le temperature faranno registrare una lenta risalita, pur rimanendo sotto le medie del periodo. Ma il clima rimarrà ancora rigido, e chi dovrà uscire di casa molto presto per andare al lavoro dovrà fare incetta di giubbotti pesanti, cappelli, sciarpe e guanti.