Come previsto lo scirocco è tornato a ruggire sullo Stretto di Messina, soffiando in modo impetuoso, con raffiche che hanno superato picchi di oltre 50-60 km/h in città, e i 70-80 km/h lungo le località della costa tirrenica messinese. Del resto il cavallo di battaglia di questa estesa perturbazione è proprio il suo fronte caldo, “gonfiato” dai forti venti di scirocco che risalgono lo Ionio e dal “getto sub-tropicale” che in questo periodo dell’anno comincia a risalire dall’area sahariana verso il bacino centrale del Mediterraneo. Segno, quest’ultimo, dell’incombere della stagione primaverile. Nelle prossime ore, con l’attenuazione dei sostenuti venti di scirocco bisognerà fare molta attenzione al transito del fronte freddo della perturbazione. Questo già dalla tarda serata di lunedì darà luogo a piogge, rovesci e temporali che dalla costa tirrenica si sposteranno in direzione dello Stretto di Messina e dell’area ionica, con fenomeni localmente di moderata o forte intensità, specie sull’area ionica. In pratica l’aria più fredda che seguirà il fronte freddo si incuneerà al di sotto dell’aria più calda e molto umida (più leggera) spinta dall’impetuoso scirocco, scalzando quest’ultima verso l’alto sotto forma di forti moti ascensionali che origineranno imponenti nubi cumuliformi (cumulonembi) foriere di piogge e temporali. Su Messina il grosso del maltempo entrerà di scena proprio nel corso della notte, quando la città verrà colpita da rovesci e temporali, a tratti anche intensi, che segneranno l’ingresso dell’aria più fredda al di sotto del mite e umido flusso sciroccale. Localmente potrebbero cadere fino a più di 40-50 mm nel giro di poche ore. Le temperature sono attese in diminuzione dalla sera. Particolare attenzione va riservata allo stato dei mari, specie lo Ionio che risulterà localmente agitato, per onde lunghe da SE alte fino a più di 2.5 metri, che origineranno delle deboli mareggiate su tutto il litorale ionico, da Giardini Naxos a Tremestieri. Molto mosso lo Stretto di Messina per onde lunghe in ingresso dallo Ionio, alte fino a più di 2.0 metri.
Dalla mattinata di domani il tempo andrà lentamente a migliorare, con l’allontanamento delle ultime precipitazioni in direzione dello Ionio e delle coste calabresi. Sullo Stretto di Messina cominceranno ad avanzare ampi spazi soleggiati che si inframmezzeranno al transito di annuvolamenti, per lo più medio-alti, che non dovrebbero produrre fenomeni degni di nota. Nonostante l’apparente miglioramento il tempo rimarrà improntato verso una spiccata variabilità, con cieli tendenti a spaziare dal parzialmente nuvoloso al nuvoloso. I venti continueranno a soffiare sostenuti da SE e S-SE, tendendo gradualmente ad attenuarsi dal pomeriggio/sera, con la definitiva scaduta dei venti meridionali. I mari si renderanno ancora mossi o molto mossi, fino a localmente agitato in mattinata per onde lunghe da SE alte fino a più di 2.5 metri. Ancora persistenza di deboli mareggiate lungo tutto il litorale ionico, fino al tratto compreso fra Contesse e Tremestieri. Risacca che contribuirà a riversare nuova sabbia all'interno dell'approdo di Tremestieri, per il noto (a tutti) fenomeno della "rifrazione" dell'onda da scirocco. Le temperature non subiranno variazioni di rilievo rispetto i valori odierni.
Anche la giornata di mercoledì 18 marzo sarà caratterizzata da condizioni di spiccata variabilità, con cieli parzialmente nuvolosi o nuvolosi, alternati ad occhiate di sole, maggiormente probabili sulle località della costa tirrenica dove il tempo si mostrerà buono e maggiormente soleggiato per gran parte del giorno. Sulla costa ionica, nel corso della giornata, si assisterà ad un incremento della copertura nuvolosa che dal pomeriggio potrà dare la stura a deboli piogge sparse, maggiormente probabili fra il taorminese e il litorale di Capo Alì. I venti, dal pomeriggio, ruoteranno dai quadranti settentrionali, soffiando tra il debole e il moderato, specie lungo tutto l’asse dello Stretto di Messina, con punte sui 30 km/h in città. I mari si presenteranno ancora mossi o localmente molto mosso lo Ionio per residua onda lunga da SE in incanalamento sullo Stretto, in lenta scaduta dal pomeriggio.
Daniele Ingemi