Finalmente nei prossimi giorni il maltempo ci darà una tregua, con il ritorno di un tipo di tempo maggiormente stabile e soleggiato, per il transito di un promontorio anticiclonico mobile, che dalla Spagna si sposterà in direzione dell’Italia e dei Balcani. Grazie al temporaneo rialzo della pressione atmosferica e all’arrivo di aria decisamente più secca in quota le giornate di giovedì 25 e di venerdì 26 ottobre saranno caratterizzate da una prevalenza di cieli sereni o poco nuvolosi che garantiranno un adeguato soleggiamento per buona parte del giorno. Le temperature, specialmente le massime, torneranno nuovamente a risalire, portandosi su valori di poco sopra le medie per l’ultima decade di ottobre, con punte di +23°C +24°C in città e minime di appena +17°C +18°C. I venti domani spireranno deboli settentrionali, mentre da venerdì si comincerà ad attivare nei bassi strati una ventilazione meridionale che subirà un ulteriore intensificazione nel corso della successiva serata. Mari da quasi calmi a poco mossi, leggermente mosso lo Ionio domani.
Purtroppo, con il rapido spostamento verso i Balcani del promontorio anticiclonico mobile, garante di questa breve fase soleggiato, già dalla giornata di sabato 27 ottobre si farà strada un importante peggioramento che verrà preceduto dalla risalita, dalle coste libiche, di intensi venti di scirocco e ostro che nella serata di sabato potrebbero superare la soglia d’attenzione, spirando con intensità di burrasca, specialmente sul basso Tirreno e all’interno dello Stretto di Messina, dove la ventilazione da S-SE subirà un ulteriore intensificazione per l’effetto “Venturi”. I flussi sciroccali vengono rafforzati dal cosiddetto “effetto Venturi” che con il graduale restringimento della sezione, man mano che ci avviciniamo all’imboccatura nord, causa una conseguente e netta intensificazione del flusso eolico che raggiunge i picchi di velocità proprio nell’estrema parte nord della strettoia, fra Capo Peloro e Cannitello, dove non di rado le fortissime raffiche che risalgono da Sud, per piegare più verso S-SO attorno Capo Peloro, raggiungono o superano abbondantemente la soglia dei 100-120 km/h, mentre lungo l’imboccatura sud e nella parte centrale non si superano neppure i 70-80 km/h.
Da notare pure come nell’imboccatura nord, proprio a ridosso di Capo Peloro, i venti da S-SE e da Sud che risalgono l’area dello stretto, subito dopo aver impattato con la penisola di Ganzirri, tendano a ruotare più da S-SO e SO, venendo avvertiti con una maggiore componente di Libeccio (da 200° 220°) dagli anemometri collocati sul Pilone. La fase sciroccale dovrebbe raggiungere il picco proprio nella giornata di domenica 28 ottobre, quando in riva allo Stretto il vento da S-SE e Sud potrebbe toccare picchi di oltre 70-80 km/h, creando non pochi disagi in città, per cartelloni pubblicitari divelti e alberi sradicati. Il forte vento meridionale, inoltre, renderà lo Ionio e lo Stretto di Messina agitati, esponendo tutti i litorali della città al rischio di consistenti mareggiate che possono arrecare ingenti danni, specie in quei tratti già duramente vulnerati dall’erosione, come in via Veglia a Tremestieri o a Galati. In vista di questa ondata di maltempo, prevista da giorni dai vari modelli numerici, ci auguriamo che vengano presi immediati provvedimenti per limitare i possibili danni prodotti dalla prima “vera” burrasca di scirocco della stagione.
Daniele Ingemi