Come vi avevo anticipato sin da fine febbraio il mese di marzo proseguirà con questa interessante altalena termica, contraddistinta da fugaci “scaldate”, tipiche della tarda primavera, a repentini quanto bruschi raffreddamenti (detti anche “colpi di coda dell’inverno”) che ci ricordano come la primavera sia la stagione più volubile dell’anno. Difatti nei prossimi giorni, nonostante dal punto di vista astronomico si festeggi l’equinozio di primavera, ci dovremo preparare a fare i conti con un ritorno a condizioni climatiche tipicamente invernali, con il possibile ritorno della neve sui rilievi, specialmente a partire dalla giornata di venerdì, quando la Sicilia sarà raggiunta da correnti di aria più fredda, d’estrazione polare continentale, che provocheranno un brusco calo delle temperature, come non si ricordava dal mese di febbraio. Ma prima di lasciare spazio alle più fredde correnti nord-orientali, provenienti dalle pianure dell’est Europa, l’umido e più mite flusso perturbato atlantico piloterà verso la nostra regione una nuova perturbazione, ben organizzata, che dal pomeriggio/sera distribuirà un nuovo carico di piogge, ad iniziare dalle coste tirreniche e dall’area dello Stretto di Messina.
La giornata odierna, martedì 20 marzo, dopo le brevi schiarite della mattinata, vedrà un nuovo aumento della nuvolosità medio-alta che via via tenderà a divenire sempre più compatta, tanto da iniziare a dare luogo a piogge e a rovesci che dall’area tirrenica e dalla zona nebroidea si estenderanno verso l’area dello Stretto e il capoluogo. In riva allo Stretto le prime precipitazioni, per lo più deboli, dovrebbero arrivare non prima del tardo pomeriggio/sera, accompagnandosi nei bassi strati da una sostenuta ventilazione da Sud che nel tardo pomeriggio potrà raggiungere picchi di oltre 40-50 km/h lungo lo Stretto. Mentre dalla serata sul Tirreno si attiveranno intensi venti da O-SO e Ovest, con raffiche in grado di toccare punte di oltre 50-60 km/h in prossimità delle isole Eolie. I mari si presenteranno tutti da poco mossi a mossi, fino a molto mosso il Tirreno e lo Ionio a largo. Le temperature, dopo l’aumento delle massime in mattinata, con punte di +16°C +17°C, sono attese in brusca diminuzione dalla tarda serata, tanto che le minime notturne raggiungeranno valori sui +11°C +10°C.
Mercoledì 21 marzo persisterà l’instabilità, nonostante un temporaneo miglioramento, con la cessazione delle piogge un po' su tutto il territorio messinese. Ma già nel corso della mattinata si assisterà ad un aumento della nuvolosità su tutto il messinese, causa l’isolamento sul basso Tirreno di un minimo depressionario che richiamerà aria molto umida da sud-ovest. Nel pomeriggio il tempo peggiorerà ulteriormente, con nubi più compatte associate a delle piogge sparse che interesseranno il messinese a macchia di leopardo, specialmente dalla serata. Temperature in diminuzione, con massime di soli +15°C e minime di +11°C a livello del mare. I venti spireranno ancora debolmente dai quadranti meridionali, ma fra il pomeriggio e la serata ruoteranno temporaneamente da Nord. Mari da mossi a molto mosso il Tirreno, ma con moto ondoso in scaduta dal pomeriggio.
Purtroppo anche la giornata di giovedì 22 marzo, malgrado qualche temporanea schiarita passeggera al mattino, sarà penalizzata dall’instabilità, per la traslazione verso lo Ionio del minimo depressionario che si era isolato sul Tirreno. Ciò favorirà il richiamo di umide, ma anche fredde, correnti nord-occidentali che interagendo con i Nebrodi e i Peloritani favoriranno la formazione di imponenti annuvolamenti cumuliformi, carichi di piogge, rovesci e qualche occasionale grandinata. Visto la rotazione delle correnti i fenomeni risulteranno più abbondanti lungo la fascia costiera tirrenica e in riva allo Stretto, dove nonostante l’intermittenza delle piogge si potranno registrare accumuli pluviometrici significativi. Ma l’elemento saliente sarà rappresentato dal forte calo termico per l’arrivo di aria sempre più fredda. L’abbassamento della quota dello “zero termico” sotto i 1000 metri renderà le precipitazioni prevalentemente nevose fin dai 800-900 metri sui Nebrodi, e dai 900-1000 metri sui Peloritani. Altro che equinozio di primavera.
Daniele Ingemi