Attualmente splende il sole in riva allo Stretto di Messina, merito dell’arrivo, da ovest, di un promontorio anticiclonico “interciclonico” (frapposto fra due aree cicloniche fra Turchia e Atlantico) che sta garantendo condizioni di relativa stabilità, con cieli in larga parte poco nuvolosi o al più velati dal passaggio di nubi africane. Questo tipo di tempo ci terrà compagnia fino alla giornata di domani, con la continua alternanza fra spazi di sole e annuvolamenti distribuiti a carattere sparso. Da sabato 27 febbraio, purtroppo, si assisterà ad un brusco cambiamento per l’isolamento sui mari attorno le Baleari di una profondissima ciclogenesi mediterranea, con valori che potranno scendere anche al di sotto dei 990 hpa. Nel corso del fine settimana, fra il pomeriggio di sabato e le prime ore di domenica, questo profondo ciclone mediterraneo si avvicinerà alla Sicilia, convogliando umide masse d’aria d’estrazione sub-tropicale continentale che oltre a far salire i termometri contribuiranno a far incrementare la nuvolosità, determinando una riduzione della visibilità orizzontale.
Già da sabato pomeriggio i primi nuvoloni scuri risaliranno lo Stretto di Messina, accompagnati da un sostenuto vento di scirocco che nel corso della serata eccederà la soglia d’attenzione, spirando in modo impetuoso lungo tutto lo Stretto di Messina, con raffiche capaci di oltrepassare il limite dei 70-80 km/h all’imboccatura nord, fra Ganzirri e Torre Faro (“effetto Venturi”). Il vento, dalla prima mattinata di domenica, dovrebbe raggiungere l'intensità di burrasca forte, con possibili rinforzi di tempesta, raffiche oltre i 90-100 km/h, fra l’imboccatura nord dello Stretto di Messina e le coste della fascia tirrenica messinese, fra il milazzese e la zona di Mortelle. Venti di questa intensità rischiano di cagionare, nel corso della giornata domenicale, ingenti disagi, come l’abbattimento di alberi e la caduta di pali e impalcature. Se nella giornata di domenica 28 febbraio il ciclone mediterraneo si avvicinerà alle coste del trapanese il messinese rischia di dover fare i conti con una autentica bufera di scirocco. Nel caso di uno spostamento più verso nord-est il vento risulterà un po' meno intenso, ma continuerà a spirare in maniera burrascosa per poco meno di 24 ore su gran parte del messinese, con particolare riguardo per lo Stretto di Messina e le coste tirreniche.
Gli impetuosi venti africani, inoltre, renderanno lo Stretto di Messina da molto mosso ad agitato, mentre lo Ionio diverrà rapidamente molto agitato, con possibili disagi nella navigazione marittima per via dell'intenso moto ondoso. Mareggiate di moderata intensità rischiano di flagellare ed erodere l’intero litorale ionico e persino le coste dello Stretto, data la presenza di una ventilazione da SE che permetterà alle grandi onde sollevate sullo Ionio di potersi propagare all’interno dello Stretto, sotto forma di onde lunghe e ben formate, alte anche più di 3-4 metri, e picchi di oltre 5 metri in mare aperto.
Daniele Ingemi