Settimana all’insegna del primo caldo estivo, incognita “Lupa” all’orizzonte

La settimana appena iniziata sarà caratterizzata da condizioni climatiche che tenderanno gradualmente a volgere verso una sostanziale stabilità atmosferica, in un contesto meteo/climatico che diverrà sempre più consono con la bella stagione. L’elemento saliente sarà rappresentato dal progressivo rialzo delle temperature, che fra giovedì e venerdì potrebbero arrivare a toccare picchi di oltre i +27°C +28°C in provincia, mentre in città la colonnina di mercurio varcherà la soglia dei primi +26°C nel corso della giornata di venerdì 23 Maggio. Le nubi africane, in prevalenza alte e sottili, che stanno transitando sullo Stretto di Messina, offuscando la coltre celeste, già nel corso della tarda mattinata di domani lasceranno spazio a maggiori spazi soleggiati, con cieli pronti a spaziare dal parzialmente nuvoloso al poco nuvoloso. Il sole, da domani, tornerà nuovamente a splendere lungo tutto il messinese, anche se non mancherà nel corso della giornata il passaggio di qualche nube alta o velatura (cirri), pronta a velare il cielo. Le temperature, grazie al maggior soleggia mento e alla ventilazione meridionale, torneranno a crescere, con una massima sui +21°C +22°C, mentre di notte non si scenderà al di sotto dei +17°C. I venti continueranno a spirare debolmente dai quadranti meridionali, con raffiche che potranno superare i 25-30 km/h lungo l’imboccatura nord dello Stretto di Messina. I mari si presenteranno poco mossi. Da mercoledì la risalita dal deserto algerino di un promontorio anticiclonico, di matrice sahariana, che comincerà a proiettarsi con la propria “cresta” sul bacino centrale del mar Mediterraneo, provocherà una rapida stabilizzazione atmosferica (aria calda e secca che affluisce sopra i 5000 metri inibendo la nuvolosità), garantendo tempo stabile e soleggiato, con cieli in larga parte sereni o nuvolosi per il proseguo di settimana.

La struttura anticiclonica, alimentata da aria calda e secca sub-tropicale continentale, spingerà verso la Sicilia una debole e calda ventilazione dai quadranti meridionali che contribuirà a far impennare i termometri, oltre la soglia dei +25°C +26°C. Sullo Stretto di Messina la calura sarà in parte smorzata dai venti termici e dalle fredde acque dello Ionio e del Tirreno, che inibiranno parzialmente la risalita termica. Solo nelle aree più interne della provincia il caldo potrà divenire significativo durante le ore centrali del giorno, allorquando il sole si staglierà alto sull’orizzonte surriscaldando per bene il terreno, facendo schizzare il termometro su valori di poco sotto i +30°C. Ma bisognerà fare attenzione al fenomeno della “lupa“. La “nebbia di mare” tipica dello Stretto vive il suo periodo ideale per la formazione tra le acque di Calabria e Sicilia, adesso che masse d’aria più calde scorrono sul mare ancora freddo dopo i rigori dell’inverno. Potrebbero verificarsi quindi condizioni per avere nebbie o dense foschie nelle zone marittime, tali da ridurre moltissimo la visibilità. Il fenomeno della lupa è tipico di alcune località marittime dell’Italia e in modo particolare della Toscana settentrionale e dello Stretto di Messina. Si tratta di un fenomeno che si verifica in condizioni rare e particolari, ed è fortemente localizzato in una piccola porzione di spazio. Tecnicamente si tratta di nebbia da evaporazione, determinata dallo scorrimento di masse d’aria calde su una superficie marina molto più fredda. In questo caso il vapore acqueo, per evaporazione appunto, entra nell’atmosfera e si satura condensandosi. Per questo motivo la lupa è tipica della stagione primaverile.

(Daniele Ingemi)