“Ci siamo attivati da subito per proporre al partner Trenitalia il varo di una campagna di comunicazione congiunta che potesse dare maggior impulso all’uso della Metroferrovia. Purtroppo, ad oggi non vi è stato modo di proseguire su questa strada in considerazione del fatto che non abbiamo ricevuto autorizzazione all’uso del marchio Trenitalia, fondamentale in una campagna di comunicazione che parli di Metroferrovia ed integrazione tariffaria. La descrizione di servizi non afferenti direttamente ad Atm è oggetto di processi decisionali ed autorizzativi non dipendenti dalla nostra volontà”. Così Atm replica alla Uil, che aveva accusato l’azienda di non aver fatto abbastanza per promuovere il servizio.
Ma le critiche, campagna di comunicazione a parte, riguardavano anche il mancato adeguamento del servizio bus. La risposta arriva anche su questo: “Per quanto nella disponibilità dell’Atm spa si è provveduto ad adeguare, il più possibile, i passaggi delle linee prospicienti le stazioni o in prossimità delle stesse in modo da renderli congruenti con i passaggi dei treni ma il problema è che il nucleo abitato dei villaggi si trova distante dalle stazioni, a volte difficilmente accessibili, certamente non per responsabilità di Atm spa, ai pedoni ed anche ai mezzi pubblici; il Covid ha imposto alle società di trasporto pubblico di varare servizi sussidiari dedicati agli studenti puntualmente e regolarmente erogati tanto per le scuole quanto per le sedi universitarie”.
Secondo l’Azienda Trasporti, infine, la Metroferrovia non sarebbe utile per il territorio comunale di Messina. “I vari cambi bus – treno – bus per percorrere i pochi km che separano i villaggi dal centro urbano, incoraggiano i cittadini, specialmente i più anziani, ad utilizzare l’autobus evidentemente più aderente ai loro fabbisogni e noi dobbiamo servire la comunità nel miglior modo possibile; un sistema di metroferrovia con bigliettazione integrata dovrebbe avere un respiro metropolitano più che urbano”.
“L’Atm è in evidente crisi confusionale sul campo della mobilità – controreplica la Uil -. Appare dalle dichiarazioni del presidente Campagna che l’Atm Spa scopra oggi che le stazioni di Metroferrovia sono “difficilmente accessibili” e che l’integrazione con il servizio bus sia di difficile applicazione”.
Gravissima l’affermazione odierna di Atm secondo cui “la Metroferrovia non sarebbe utile per il territorio comunale di Messina perché dimostra un’assoluta mancanza di visione programmatica del sistema di mobilità urbana e soprattutto un’evidente cambio di rotta rispetto alle iniziali dichiarazioni di soli dieci mesi fa. Idee molto confuse sul servizio metropolitano – continua Uil trasporti – fatte da un’azienda che ha fatto dello shuttle, un’assurda linea urbana di 32 km, il suo fiore all’occhiello. Dichiarazioni incomprensibili del presidente Campagna, visto che non era parso la pensasse così al momento dell’entusiasta inaugurazione del servizio in pompa magna il maggio scorso ma è evidente ormai che la propaganda per Atm Spa è prioritaria al servizio all’utenza. Ovviamente non manca lo scarica barile su Trenitalia – conclude la Uil trasporti – ma l’unica cosa certa è che si è dimostrato per l’ennesima volta che a Messina non si è in grado in fatto di mobilità integrata di fare il salto di qualità”.