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Metroferrovia di Messina, ecco gli orari. Come acquistare i nuovi biglietti e abbonamenti

Speriamo sia davvero la volta buona. Per dodici anni nessuno ha fatto nulla di concreto per rendere appetibile la Metroferrovia di Messina, ora finalmente qualcosa si muove. Il treno è il mezzo più comodo per spostarsi nelle grandi città europee, a Messina non è mai successo perché le istituzioni non ci hanno mai puntato e i prezzi erano improponibili.

Nuove tariffe urbane e abbonamenti

Da oggi si può usare pagando biglietti a tariffa urbana, 1 euro e 50, come si fa per le metropolitane o bus e tram. Ci sono poi gli abbonamenti: 10 euro quello settimanale, 35 euro il mensile, 350 euro l’annuale. E poi c’è il biglietto integrato da 2 euro, che ha una validità di una corsa treno e 100 minuti su bus e tram, mentre l’abbonamento mensile per treno più Atm costerà 55 euro.

I biglietti integrati devono essere convalidati prima della partenza e possono essere acquistati nelle biglietterie, alle macchinette e nelle agenzie di viaggio di Trenitalia, oltreché nei punti vendita Atm, ma non a bordo né online. L’abbonamento integrato, da 55 euro, può essere invece acquistato anche online, sul sito di Trenitalia o sull’applicazione.

Gli orari

Al momento ci sono sette coppie di corse. In partenza da Messina Centrale alle 5.45, 6.55, 8.07, 12.30, 13.45, 15.30 e 16.40; in partenza da Giampilieri alle 6.45, 7.42, 8.47, 13.15, 14.30, 16.12 e 17.22. Ogni corsa impiega trenta minuti, con otto fermate intermedie. E’ importante, poi, precisare che oltre che per la Metroferrovia, il prezzo di 1,50 euro vale anche per tutte le altre corse in transito da Giampilieri e dirette alla Stazione centrale e viceversa. Pertanto già ora risulta abbastanza interessante l’offerta di treni a prezzi contenuti per chi volesse raggiungere il centro dall’estrema zona sud e tornare a casa senza usare la macchina. Soprattutto in questo periodo di lavori sulla tangenziale, avere la possibilità di spostarsi verso il centro anche in meno di 15 minuti e senza stress è davvero un’occasione da non perdere. Per consultare le possibilità previste basta andare sul sito Trenitalia.

Dal 13 giugno, col nuovo orario di Trenitalia, sulla Metroferrovia verranno aggiunte cinque coppie di corse, per un totale di dodici.

1 euro e 50 da Giampilieri a Messina Centrale

Ecco, allora, che andare in treno da Giampilieri, o da una delle fermate intermedie, a Messina Centrale, e viceversa, ad un costo di 1 euro e 50, diventa davvero conveniente, perché si impiega meno tempo rispetto ai bus e di sicuro si risparmia in carburante e parcheggi rispetto al mezzo privato. Chi si muove da Messina Centro alla zona sud, e viceversa, può davvero cambiare modalità di trasporto, facendo un favore a sé stesso e alla città, contribuendo all’obiettivo di disincentivare il traffico privato e incentivare quello pubblico, perdipiù su ferrovia, migliorando la vivibilità di tutti.

Cambio di mentalità

Quel che serve è un cambio di mentalità. Sarà graduale ma è bene fare il primo passo in vista della ripresa dei trasporti a pieno regime quando, si spera presto, i vaccini saranno serviti a sconfiggere la Covid e potremo tornare alla nostra vita normale. La metroferrovia, ad esempio, potrà essere un utilissimo mezzo di trasporto per gli studenti. Già ora ma soprattutto alla ripresa delle scuole, a settembre.

L’integrazione con Atm e l’accessibilità delle stazioni

Fondamentale l’integrazione con Atm, già assicurata dal presidente Giuseppe Campagna. Vale a dire che bus e treni non dovranno avere servizi replicati agli stessi orari ma, appunto, integrati, per i collegamenti con le stazioni.

Proprio le stazioni sono l’altro punto chiave, su cui sono stati promessi interventi. 6 su 10 hanno un parcheggio a servizio (Giampilieri, Ponte Santo Stefano, Galati, Tremestieri, Gazzi e Messina Centrale, anche se nell’ultima e più importante non ci sono ancora né ascensore né scale di collegamento…).

Messina Centrale a parte, solo 4 stazioni su 9 (Giampilieri, San Paolo, Galati e Mili Marina) sono sulla strada statale 114. Quelle di Ponte Schiavo e Ponte Santo Stefano sono sulla via Nazionale, parallela a monte della ss114.

E poi ci sono le tre stazioni a mare, le più problematiche: Tremestieri (a 150 metri da via Consolare Valeria e 300 metri dalla ss 114) e soprattutto Contesse e Gazzi, raggiungibili a piedi solo dai “temerari”. Percorsi male illuminati, isolati e spesso pieni di rifiuti. Se si vuole che la metroferrovia funzioni è qui che si deve intervenire.