Sulla Metroferrovia di Messina l’attenzione resta alta. Nonostante il rinvio del tanto atteso biglietto integrato che era stato fissato al 1° febbraio, il rilancio del servizio ferroviario che collega Messina a Giampilieri resta una priorità. Non solo di Messina, ma soprattutto del governo regionale e Trenitalia. Ieri una nuova riunione operativa a Palermo per proseguire nell’organizzazione dell’importante servizio. Non c’è ancora una nuova data lanciare il biglietto unico che consentirà di viaggiare tra la zona sud e la città usando treni e mezzi Atm pagando un solo biglietto. L’assessore regionale Marco Falcone però spiega che adesso l’intenzione è di partire ad aprile.
«Ci siamo dati due settimane di tempo per verificare l’andamento della pandemia, definire gli ultimi dettagli e mettere a punto gli interventi da effettuare sulle stazioni. Insieme a Trenitalia, Comune di Messina e Atm stiamo lavorando per inaugurare il biglietto integrato di Messina tra un mese». Una sfida e un impegno che l’assessore Falcone si è assunto lo scorso mese di ottobre proprio in città, durante un incontro promosso da Tempostretto che ha dato un’accelerata importante ad un lavoro che era iniziato già da tempo ma che non si era mai concretizzato. Ognuno sta facendo la propria parte e tutti sanno che si tratta di una partita che ha bisogno di una squadra coesa. Perché per dare davvero nuova vita alla Metroferrovia di Messina serve agire su più fronti.
Il biglietto integrato rappresenta quell’anello che era sempre mancato, ma oggi dev’essere il punto di partenza per un’operazione di rilancio di servizio e infrastrutture. Il costo di biglietto e abbonamenti resta quello annunciato: corsa semplice solo treno € 1,50 (attualmente € 2,80); corsa integrata un viaggio treno + 100 minuti bus Atm € 2 (attualmente non esistente); abbonamento solo Metroferrovia € 35 (attualmente € 54) per un utilizzo senza limiti; abbonamento integrato € 55 (attualmente non esistente). Sarà possibile utilizzare tutti i mezzi a proprio piacimento.
La Regione farà la sua parte economica, contribuendo a coprire le spese per sostenere queste tariffe, studiate per portare quanta più gente possibile a utilizzare quotidianamente bus e treni. Per il biglietto semplice, per esempio, il costo totale è di 3 euro, ma il cittadino che lo acquisterà ne pagherà soltanto 2. Il restante euro sarà a carico della Regione che finalmente, dopo tanti anni di promesse mancate, ha deciso di credere in quest’opera.
«Dobbiamo ancora definire gli ultimi dettagli e fissare la data di inizio, ma siamo pronti. A metà marzo il biglietto unico sarà presentato ufficialmente a Messina dal presidente Musumeci, da Trenitalia, dal sindaco De Luca e da Atm.
Nel frattempo si metterà a punto anche quella necessaria integrazione oraria che sarà decisiva per “convincere” l’utenza della validità del servizio. «Durante l’incontro di oggi – ha spiegato Falcone- è stato fatto il punto anche su questo aspetto fondamentale. Atm e Trenitalia stanno ancora mettendo a punto le modifiche degli orari per fare in modo che il cambio tra treno e bus sia veloce, pratico ed efficiente».
Focus anche sulla condizione delle stazioni, soprattutto di quelle in cui al momento gli accessi pedonali sono impervi e scomodi. «La Regione è pronta a spendere immediatamente 200 mila euro per interventi migliorativi nelle stazioni e dintorni. Annunceremo quali saranno i primi lavori che partiranno quando presenteremo il biglietto integrato. Ma non aspetteremo di finire anche i lavori per iniziare con il servizio. Si faranno in corso d’opera e siamo pronti anche ad aumentare le somme da spendere» ha poi aggiunto Falcone.
A questo punto non resta che attendere la data. Sperando di non incappare in un ulteriore rinvio.