Bartolotta e Fedele, assessori ai Trasporti di Sicilia e Calabria, si stanno recando a Roma per discutere direttamente al Ministero quale soluzione adottare per non lasciare scoperta la tratta Messina-Reggio. L'ipotesi, avanzata anche dal deputato Garofalo, è di affidarla a Bluferries.
Nelle ultime ore pioggia di polemiche e reazioni alla notizia del nuovo affidamento da parte del Ministero ai Trasporti del servizio di collegamento veloce nello Stretto. Sindacati, Sogas, Camere di Commercio di Messina e Reggio, si sono uniti in un coro unanime per provare a scongiurare quella che appare come la più drastica conseguenza di questa operazione: la cancellazione della tratta Messina-Reggio Calabria. Con buona pace dei pendolari le offerte presentate al Ministero da Navigazione Libera del Golfo, che si è aggiudicata il servizio, e Bluferries, che con Ustica Lines lo gestirà fino al 28 giugno, tenevano in considerazione solo la rotta da e per Villa San Giovanni.
Dunque cosa accadrà con i collegamenti per Reggio? Nelle ultime ore sembra essere maturata l’ipotesi che il Ministero proponga a Bluferries, in questo momento rimasta fuori dall’appalto, di gestire la tratta Messina-Villa. In questo modo le due compagnie opererebbero nello Stretto coprendo l’intero servizio per i prossimi sei mesi. Gli assessori regionali ai Trasporti di Sicilia e Calabria, Nino Bartolotta e Luigi Fedele, sono già volati a Roma per discutere questa ipotesi.
Sulla vicenda torna anche il deputato messinese del Pdl Enzo Garofalo che, già nei giorni scorsi, si era fatto promotore di un atto di indirizzo per il servizio Metromare approvato dalla Camera dei Deputati. Garofalo punta proprio su quest’ultima ipotesi e chiede al Governo di discutere immediatamente con Rfi l'affidamento a Blufferies del collegamento tra Messina e Reggio Calabria. Al Ministro Lupi torna a chiedere invece di reperire subito, all'interno del Ministero alle Infrastrutture e Trasporti, i fondi necessari per avviare le procedure di gara europee per la prosecuzione del servizio per il triennio 2014/2016. Ieri il deputato aveva presentato una nuova interrogazione nella quale chiedeva il rifinanziamento del servizio Metromare manifestando, inoltre, insoddisfazione e preoccupazione per l'esito della procedura di selezione effettuata che lascia scoperta la tratta ME- RC e viceversa, tratta che assorbe almeno il 60% del traffico tra le due sponde dello Stretto e non ha mezzi alternativi di collegamento a differenza di quella Messina- Villa San Giovanni servita anche dai traghetti.
All’interrogazione di ieri il sottosegretario Rocco Girlanda aveva replicato ribadendo l'impegno del Governo a porre in essere ogni iniziativa volta a reperire i 26 milioni di euro necessari alla prosecuzione del servizio per il triennio 2014/2016 e sottolineando come il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti avesse già prospettato la necessità di un rifinanziamento in sede di programmazione al Ministero dell'Economia e delle Finanze, rifinanziamento non predisposto a causa delle non disponibilità di fondi in bilancio.
Garofalo ricorda infatti che era già stato intercettato il finanziamento durante la scorsa legislatura, fondi che poi il Governo decise di destinare ad altro. “In occasione della conversione del decreto Legge Crescita 2, il 7 dicembre scorso era stato approvato l'emendamento che prevedeva il rifinanziamento del servizio. I fondi vanno trovati perché non si può mettere a rischio un diritto costituzionalmente garantito come quello alla continuità territoriale. Se il Ministero della Economia e delle Finanze non ha risorse da stanziare allora le trovi, nei suoi capitoli di spesa, il Ministero alla Infrastrutture e Trasporti”.
(Francesca Stornante)