Mentre Musumeci è alle prese con un rimpasto che non potrà fare a meno dei numeri emersi dalle urne per le Europee e di quel 20% della Lega, il presidente dell’Ars Miccichè fa da incendiario e da Messina arriva la replica.
Il primo a lanciare il fendente è stato Miccichè, a poche ore dall’esito del voto e dell’indiscusso successo della Lega anche in Sicilia, dove è passata dall’1% delle Europee 2014 al 20% del 2019.
A Favignana, dove la Lega ha registrato la percentuale del 29% Miccichè affonda il colpo prendendo spunto dalla chiusura della Tonnara dopo il decreto firmato dal sottosegretario leghista Manzato che ha ridotto a 14 tonnellate le quote tonno per Favignana.
“Mi fa impazzire vedere che i siciliani non capiscono che i leghisti ci prendono in giro e li votano- ha dichiarato Miccichè– Ecco il ringraziamento, chiude la Tonnara. I leghisti ci odiano, sono cattivi. Ammazzerei uno ad uno quelli che li hanno votati. Sto cominciando a vergognarmi di essere siciliano“.
Le dichiarazioni di Miccichè, riportate da Repubblica Palermo, hanno causato la replica del commissario provinciale della Lega a Messina nonché sindaco di Furci siculo Matteo Francilia: “Le parole di Miccichè sono incommentabili, l’istituzione che rappresenta e gli elettori siciliani meriterebbero maggiore rispetto e sobrietà. Micciché dovrebbe accettare serenamente la volontà dei siciliani e pensare a fare lavorare di più e meglio l’Assemblea regionale. Inoltre sarebbe infinitamente più utile, per lui e per il suo partito, invece di vomitare insulti sul grande consenso raccolto dalla Lega, avviare una riflessione sui fallimenti politici e amministrativi di tutti questi anni che hanno portato gli elettori a voltare le spalle a Forza Italia”.
Sulla querelle interviene anche Fabio Cantarella, responsabile enti locali della Lega in Sicilia: ” Miccichè è un disco rotto di insulti e rancori. Abbiamo da onorare con il nostro lavoro la grande fiducia dei siciliani nei confronti di Matteo Salvini e della Lega. Capisco che l’ex artefice del 61 a 0 non riesca a farsi ragione del successo elettorale della Lega ma francamente scadere nell’insulto agli elettori mi sembra veramente troppo per un politico che ricopre anche la più alta carica istituzionale siciliana. Miccichè ha dimenticato di spiegare chi e come ha portato alla chiusura della tonnara di Favignana. Non certo la Lega, noi con questo provvedimento le abbiamo dato nuova vita. Le nostre europarlamentari Annalisa Tardino e Francesca Donato solleveranno presto il tema delle quote tonno in Europa. E’ sulla ripartizione delle quote europee e nazionali che si gioca la partita ed è lì che vogliamo incidere” conclude l’esponente del Carrroccio in Sicilia.
Il post Europee è appena cominciato….
R.Br.