MESSINA – “Buonasera a tutte e a tutti. Sono Michele Sinisi ….”. Inizia così l’intenso monologo andato in scena all’interno del Cortile del Fortino spagnolo del Parco Horcynus Orca a Torre Faro. Un appuntamento per il Cortile Teatro Festival giunto alla sua tredisecima edizione. Si tratta de “La simpatia di tutte le cose”, spettacolo scritto, diretto e interpretato da Michele Sinisi. Prodotto dal Festival Castel dei Mondi di Andria, ha come sottotitolo: “Sta tutto al suo posto, anche quando sembrerebbe il contrario”.
Il testo drammaturgico si muove nel ricordo di un lezione di scienze durante la quale, dopo la doverosa premessa che non sarà giorno di interrogazioni, la professoressa si sofferma su quella capacità dei liquidi di stare insieme e di incontrarsi, di fondersi o meno: la simpatia. A questo si innestano molti altri racconti in forma di flashback che ripercorrono alcuni momenti di vita vissuta. Come la goccia di menta che come un vortice si miscela all’acqua, il nostro protagonista ripercorre il rapporto viscerale – potremmo persino dire coniugale – che lo ha legato alla sua Citroen Berlingo. Insieme a lei ha condiviso gioie, dolori, lavoro, vacanza, esperienze umane e professionali, praticamente tutto. Il racconto personale è arricchito da espressioni in dialetto pugliese. Michele racconta della sua giovane età, del legame con il cugino, dei suoi compagni di scuola. Con la bravura che lo contraddistingue, conduce lo spettatore attraverso una carrellata di visioni partecipando con ogni fibra del proprio corpo.
E pare farsi avanti anche il tema del distacco, della perdita, che sia da una macchina, da una persona cara, da una visione condivisa, dalla meraviglia. La perdita della meraviglia, nucleo di questo lavoro drammaturgico, innesta una grande riflessione personale che incontra gli sguardi del pubblico. Michele Sinisi, in scena, è pronto a mettersi in discussione senza filtri di sorta. Attore, drammaturgo e regista di spicco del teatro contemporaneo italiano, ne “La simpatia di tutte le cose” si dona appassionatamente grazie ad un testo interessante e personale, alla sua interpretazione generosa e a una originale – come sempre – regia che ha apre al pubblico orizzonti immensi.
Sulla scena, i fari, la batteria, il volante di una macchina si ricompongono mentre un clacson suona ripetutamente e forte, come per svegliarci da un torpore a cui forse ci stiamo abituando. Per poi fare ritorno sempre in classe, con la simpatia dei liquidi che si accostano cercando un modo per unirsi, ciascuno con le proprie caratteristiche e particolarità.
La collaborazione drammaturgica è di Davide Attilio Tattolo; “la meraviglia” (così definita in locandina) è di Francesco M. Asselta; sound designer è Claudio Kougla.
Il Cortile Teatro Festival nasce da un’idea di Roberto Zorn Bonaventura (direttore artistico, nella foto con Sinisi), Giuseppe Giamboi e Stefano Barbagallo. Il Castello di Sancio Panza organizza il Festival insieme con il Comune di Messina e con la collaborazione del ristorante ‘A Cucchiara e con il sostegno di Latitudini, rete di drammaturgia siciliana, e del Gruppo Caronte-Tourist.
Prossimo appuntamento è “Makallè”, spettacolo di Aurora Miriam Scala interpretato da Carmela Buffa Calleo, produzione Bottega del Pane, in scena il 5 agosto alle ore 21 nel Cortile del Palazzo dei Leoni a Messina.