MESSINA – «Se entro il 23 agosto, come da accordi presi con il Prefetto di Messina, il Cas che ospita i migranti in quarantena non sarà chiuso, il giorno dopo occuperò la Prefettura in segno di protesta. Sono pronto a farmi arrestare per mantenere fede all’impegno preso con la mia comunità, che chiede risposte su tale spiacevole vicenda. Stiamo parlando dell’incolumità pubblica e privata e io non ci sto a continuare a metterla a repentaglio».
Lo ha detto il Sindaco di Messina, Cateno De Luca, dopo l’acceso confronto con i cittadini di Bisconte che questa mattina sono tornati in strada a protestare. Stanchi dell’ennesima fuga di migranti dei giorni scorsi, si sentono in pericolo perché le loro case diventano via di fuga per eludere i controlli in strada da parte delle Forze dell’ordine.
Davanti ai cittadini che lo attendevano, De Luca ha ricordato che l’hotspot è stato aperto nel 2017 e che dopo quanto accaduto nelle scorse settimane la Prefettura ne ha assicurato la chiusura. In questo momento, sempre secondo quanto spiegato dal sindaco, è un “Cas” cioè Centro di accoglienza straordinaria. Necessario per garantire la quarantena dei migranti che erano presenti nella struttura dopo i cinque casi positivi al Coronavirus. Ma il 23 dovrebbe finire tutto. «L’accordo è chiaro, il 23 agosto è la data ultima data dalla Prefettura. Ci sono percorsi che vanno rispettati e chiedo alla mia comunità di accettare tale scadenza, oltre la quale, sarò io stesso ad agire di conseguenza. Francamente siamo stanchi dei migranti a Bisconte».