Nello stesso giorno in cui l’Italia si veste a lutto per gli oltre 700 naufraghi, morti nel Canale di Sicilia, annegati in un viaggio che li avrebbe dovuti condurre verso un futuro migliore e che li ha portati solo nelle braccia della morte, la Squadra Mobile di Messina individua ed arresta uno dei “mercanti di immigrati”. Si chiama Mohamed Mohamed Badawy Ramzy, è nato in Egitto, ha 49 anni ed è accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, oltre ad aver già a suo carico un’espulsione dal territorio italiano.
Secondo le indagini, l’egiziano avrebbe preso parte attiva nel traghettamento dei 453 migranti sbarcati sabato mattina nel porto di Messina. Sono stati gli stessi sopravvissuti a raccontare agli inquirenti quel viaggio della morte, su due barconi poi tratti in salvo dalla motonave militare Driade.
Da rilievi dattiloscopici e dal successivo riscontro AFIS, è poi emerso che l’uomo era la stessa persona che, lo scorso apeole, era stata fotosegnalata alla Questura di Agrigento, nonché espulsa su decreto del Prefetto di Agrigento.
Adesso le indagini non si fermano e gli uomini della Mobile sono già impegnati per chiudere il cerchio su tutti i responsabili.