Continua l’emorragia di presenze al PalaNebiolo. Dallo sbarco del 1 Maggio ad oggi le fughe sono state continue, e la maggior parte delle famiglie ha ripreso il viaggio verso la meta iniziale, che quasi mai è l’Italia. Lo sbarco avvenuto due giorni fa, di particolare impatto emotivo, dal momento che su 266 persone oltre sessanta erano bambini, anche molto piccoli, ha portato sulle nostre coste – traghettati dal mercantile “Robur” di Bari – tante famiglie e rifugiati siriani, eritrei e un gruppo di palestinesi.
E proprio rivolto ad una maggiore tutela dei minori, soprattutto di quelli che giungono soli, senza la compagnia e tutela di un adulto, interviene il Presidente dell’Osservatorio Minori “Lucia Natoli”, Saro Visicaro, che sollecita il coinvolgimento del Garante per l’infanzia. “In merito all'ultimo arrivo di migranti a Messina, con una forte presenza di minori – scrive Visicaro – sarebbe opportuno che la Garante per l'infanzia, la dottoressa Maria Baronello – appena nominata dal Consiglio comunale – fosse messa nelle condizioni di svolgere le proprie funzioni. In particolare, per quanto riguarda la tutela dei minori non accompagnati. Forse soltanto così, ci auguriamo, si potranno evitare deprimenti polemiche istituzionali e non. Sempre che l'interesse primario degli esseri umani e dei loro diritti sia l'obiettivo di chi gestisce a vario titolo vicende delicate. Auspichiamo – conclude Saro Visicaro – che la Garante, quale figura terza, insieme con le istituzioni, si adoperi per trovare un luogo idoneo per ospitare i migranti appena sbarcati, nel segno di un’accoglienza dignitosa".
Volta ad un’accoglienza integrata ed a superare spettri xenofobi con la buona pratica della condivisione e dello stare insieme, l’iniziativa organizzata dall’Ufficio Diocesano Migrantes di Messina diretto dal Diacono Santino Torresi, in programma per domenica 4 Maggio. “Metti al CENTRO la MUSICA”. Questo il titolo che vedrà protagonisti i migranti richiedenti asilo attualmente presenti presso il Centro di accoglienza “Primo Nebiolo”. Il momento di festa, aperto a tutti gli ospiti della struttura, è stato organizzato dall’Ufficio grazie al consenso della Prefettura, e alla disponibilità dell’E.R.S.U. Messina e dell’ente gestore del Centro, il consorzio “Sines Hospes – Sol.Co. – La Cascina Global Service”. L’incontro si svolgerà nei locali della mensa universitaria del Polo accademico dell’Annunziata. Ad animare il pomeriggio il Coro dell’Ufficio diocesano, diretto dal maestro senegalese Badji Dieudonnè, che intratterrà i migranti, in parte di religione cristiana, in parte di credo musulmano, con musica e balli dagli inconfondibili ritmi africani. Al termine del pomeriggio, prima del rientro nella struttura d’accoglienza, verrà servita a tutti i presenti una cena interetnica a base di cous cous e riso, preparati da un gruppo di donne di origine africana residenti a Messina, e pizza, preparata invece dal personale della mensa universitaria.
“L’obiettivo – spiega Santino Torresi – è quello di offrire un’occasione di incontro e di condivisione in modo da oltrepassare, anche se solo per qualche ora, lo stretto recinto dell’emergenza sbarchi. Che rischia altrimenti di diventare, in particolare nella nostra regione, l’unica declinazione del fenomeno della mobilità umana”. (El.Cor.)