Approvato dalla giunta comunale di Milazzo il bilancio di previsione 2020. Il previsionale 2020 è stato trasmesso al Collegio dei Revisori dei conti. Già per la prossima settimana si prevede l’approdo in commissione.
Già adottato, invece, il consuntivo 2019 che giovedì è stato esitato all’unanimità dalla commissione consiliare. I due strumenti finanziari permetteranno al comune di essere in linea con gli strumenti contabili, caratteristica necessaria per la stabilizzazione dei precari alla quale punta ora l’amministrazione.
Il sindaco di Milazzo ha sottolineato come sia necessario accelerare l’iter per l’approvazione dei bilanci, così da chiudere entro la fine dell’anno la “triste pagina del precariato”.
«A palazzo dell’Aquila -si legge in una nota- sono state già predisposte le procedure per la stabilizzazione dei “contrattisti” che hanno anche presentato la documentazione richiesta, in occasione del bando di selezione. Dunque la commissione dovrà solo verificare il rispetto dei requisiti, così da formalizzare la trasformazione del contratto a tempo indeterminato e la firma da parte degli interessati».
Fissata per questa sera alle 18.30 la seduta straordinaria del Consiglio Comunale, nel corso del quale si discuterà dell’approvazione della delibera.
Ieri, in commissione consiliare, Midili ha così commentato il consuntivo 2019: «Questo consuntivo non ci appartiene, lo ereditiamo ma lo difendo proprio in virtù dell’interesse superiore rappresentato dai lavoratori contrattisti. Dal punto di vista economico esiste un residuo attivo perché non sono state emesse le bollette».
Il consuntivo 2019, secondo quanto riportato in una nota, presenta un disavanzo di amministrazione di poco superiore ai 7 milioni. «Un dato -si legge nella nota- che si discosta notevolmente dalle previsioni che indicavano una positività di circa 30 milioni di euro».
Il sindaco ha spiegato come il comune di Milazzo abbia un credito dagli utenti di circa 40 milioni di euro. Somme mai incassate “non solo perché gli utenti non hanno pagato, ma perché gli stessi uffici finanziari non hanno provveduto a richiedere il dovuto”.
«I crediti virtuali non servono a nulla –ha aggiunto Midili– anzi possono diventare pericolosi per un comune e Milazzo, finendo nel dissesto, ne è la dimostrazione più lampante. Nel caso del settore idrico non sono state stampate neppure le bollette. Il disavanzo scaturisce da una espressa normativa che prevede in questi casi la copertura con fondo vincolato e quindi ecco che ciò assorbe qualsiasi tipo di avanzo ipotizzabile».