Il presidente del Consiglio Comunale, Maurizio Capone, risponde alle accuse lanciate in aula dal consigliere Giuseppe Russo, portatore di una lettera inviata dal sindaco e dal segretario comunale a tutti i consiglieri, in merito ad una presunta inattività dell’organo consiliare e riportate da diversi organi di stampa.
Lo ha fatto con una lettera che oggi stesso trasmetterà allo stesso capo dell’Amministrazione e al dirigente generale di Palazzo dell’Aquila.
“Premesso che la prolificità di un Consiglio è sempre connessa alla prolificità di una Amministrazione -esordisce Capone – va, tuttavia, evidenziato che alla data di insediamento del sottoscritto la produzione degli atti deliberativi in relazione alle sedute effettuate è superiore, fino a raggiungere il 100%, rispetto al rapporto sedute – delibere degli anni precedenti.
A mero titolo esemplificativo, si rappresenta che dalla data di insediamento e sino al 1 aprile 2009 sono state effettuate 73 sedute e sono state adottate 29 delibere con una produzione del 40% rispetto alle 6 delibere su 33 sedute del 2005 (18%), rispetto alle 19 delibere su 95 sedute del 2006 (20%), rispetto alle 18 delibere su 88 sedute del 2007 (21%) e rispetto alle 12 delibere su 52 sedute per il periodo dal 1 gennaio al 6 agosto 2008 ( 23 % )”.
“Vorrei altresì evidenziare – prosegue il presidente del Consiglio comunale – che spesso un atto deliberativo necessita di più sedute per essere esitato, anche per ricevere quegli approfondimenti che le forze politiche chiedono alla stessa Amministrazione proponente”.
Capone condivide “la necessità del contenimento della spesa pubblica” ed in tale ottica rassicura il Sindaco ed il Segretario “che si provvederà, per quanto possibile, a concertare in unica giornata sedute consiliari e commissioni” e auspica un impegno congiunto “ad esclusivo beneficio dell’interesse pubblico” ed una “sempre più proficua collaborazione finalizzata allo sviluppo della Città di Milazzo”.
Da ultimo un accenno al gettone.
“Si parla di stipendio, di indennità, – conclude Capone – ma in realtà al consigliere dopo l’ultima normativa regionale, spetta solo un gettone di presenza che peraltro non può superare un terzo dell’indennità del sindaco, il che significa che oggi un consigliere percepisce circa 650 euro nette a fronte di una presenza costante, quasi giornaliera tra commissioni, riunioni di capigruppo e consigli comunali”.