L’emergenza ambientale che coinvolge l’intera Valle del Mela, da Milazzo sino al suo estremo, è ancora incombente. La cittadinanza tutta non sa più se attendere le ruspe che potrebbero distruggere l’ultimo paradiso balneare o tirare un sospiro di sollievo.
Nel frattempo la TAT, associazione Tutela Ambiente e Territorio, con sede a Milazzo, ha inviato alle più alte cariche locali, regionali e nazionali un preavviso di azione legale collettiva contro l’avvio delle procedure autorizzative per la realizzazione della centrale di compressione gas metano nell’ambito dell’“Iniziativa Sealine tirrenica-tratto Monforte S. Giorgio-Policastro Bussentino-.
Dopo innumerevoli iniziative promosse dalla TAT, questa è la più forte ed evidente, tutta mirata a salvare una zona che, su proposta del ministro dell’Ambiente stesso, è stata definita Area ad alto rischio di crisi ambientale. La TAT informa che, qualora si attivasse la procedura autorizzativa della «Centrale di compressione gas metano a Monforte Marina, in assenza di una Pianificazione strategica intercomunale, dove gli insediamenti di qualità industriale e/o infrastrutturali non siano posti esclusivamente secondo logiche di mercato, ma anche nella visione della ripartizione socialmente efficiente e che tenga conto della conservazione e tutela dell’ambiente, in assenza di idonei strumenti per l’identificazione partecipata dei costi conseguenti del degrado ambientale generato come componente del costo di chi produce tale degrado, procederà per via giudiziale collettiva per la richiesta di risarcimento di tutti i danni derivanti dalla costruzione della centrale in questione».
«L’associazione TAT tutta – come ha spiegato il vicepresidente Salvatore Crisafulli – si auspica che gli organi competenti, vista l’incompatibilità, respingano la proposta della realizzazione della Centrale di compressione a Monforte Marina, ed individuino un sito idoneo, e che l’intervento comunque garantisca emissioni zero in ambiente e sia adeguatamente ambientalizzato.»