Il Consiglio di giustizia amministrativa ha respinto l’ennesimo ricorso proposto dai consiglieri comunali finalizzato a sospendere le procedure che hanno portato alla dichiarazione di dissesto e determinare così il loro ritorno in aula.
I consiglieri, attraverso l’avvocato Scurria, avevano presentato ricorso un mese fa, chiedendo la revoca dell’ordinanza n. 203 del 2014 che conferma l’interesse preminente nel mantenimento della dichiarazione del dissesto finanziario.
Sarà ora il Tar a pronunciarsi in marito a dissesto si, dissesto no il prossimo 11 marzo. Il Tar aveva già fissato lo scorso 7 novembre l’udienza di merito, ma era stata sospesa per un vizio procedurale dei ricorrenti riscontrato in fase di apertura del procedimento.
“Anche stavolta – afferma l’Amministrazione comunale – il Cga ha confermato la legittimità del nostro operato e le responsabilità del consiglio comunale e di altri organi tecnici dell’ente che si sono sottratti ad un adempimento ben preciso imposto dalla legge, che è quello di pronunciarsi in materia contabile e quindi di dover deliberare sul dissesto. Il Consiglio non l’ha fatto nei termini e così è andato a casa”.
Secondo il Primo Cittadino quindi nessuna responsabilità può essere attribuita all’Amministrazione, costretta a dichiarare il default sulla base di elementi certi ed ineludibili, certificati dalla Regione e dalla Corte dei Conti e poi suffragati dalle varie pronunce dei tribunali amministrativi.