Una ditta esterna si occuperà del recupero crediti del Comune di Milazzo

Il Sindaco Giovanni Formica elabora una strategia per fronteggiare l'alta evasione fiscale nel Comune di Milazzo. L’amministrazione comunale preso atto della grande quantità di milazzesi che non versano la tassa sui rifiuti (quasi il 70 per cento) o quella relativo al consumo idrico (percentuale che sfiora il 50 per cento) ha deciso di potenziare l’attività di riscossione – che per legge è di competenza della partecipata regionale “Riscossione Sicilia” – affiancandole un’altra società esterna che avrà il compito proprio di procedere alla riscossione coattiva del dovuto tramite ingiunzione fiscale delle entrate non riscosse.

E infatti è stato dato mandato al dirigente dell’area finanziaria, Francesco Consiglio, di definire tutti gli atti necessari per l’attivazione, in via sperimentale, del servizio di supporto alla riscossione coattiva individuando i criteri per la scelta dell’operatore economico, «nel rispetto dei principi di economicità, libera concorrenza e trasparenza».

Tanti e troppi i debiti che il Comune ha smesso di richiedere per via degli anni trascorsi, l'impossibilità dei debitori per pagare, i mancati fermi amministrativi e le notifiche errate. Il Comune si affida dunque a una ditta esterna per recuperare questi crediti in tempi certi e rapidi. "Un modo – sottolinea il sindaco Formica – anche per cercare di garantire anche i necessari flussi di cassa ed il rispetto e la veridicità delle previsioni di competenza, al fine di contribuire al raggiungimento degli obiettivi del patto di stabilità interna".

La Commissione di liquidazione ha riscontrato un credito vantato da Palazzo dell’Aquila al 31 dicembre 2014 pari a ben 27 milioni nei confronti dei cittadini titolari di utenza idrica o chiamati a pagare Tari, Imu ed altri tributi, mettendone però alla voce entrata poco meno di 7 perché ha riscontrato che il Comune di Milazzo riesce ad incassare appena il 21 per cento delle entrate.