Opere pubbliche ferme e lavori appaltati ma bloccati per questioni burocratiche. La Filca
( Federazione italiana lavoratori costruzioni e affini) Cisl di Messina si concentra sull’emergenza del settore dell’edilizia sul versante milazzese.
“Sul tavolo- sostiene Giuseppe Famiano, segretario provinciale della Filca Cisl- ci sono lavori per circa 58 milioni di euro che potrebbero rappresentare una boccata di ossigeno per i lavoratori che vivono giornalmente il dramma del precariato e della disoccupazione”.
I dati sono stati illustrati nel corso del direttivo zonale della Federazione degli Edili Cisl che si è tenuto a Milazzo. Tra gli esempi evidenziati dalla Filca Cisl ci sono i lavori che interessano il porto di Milazzo, con un importo di 7.682.236,96 euro affidati il 16 giugno 2011 alla ditta F.lli Scuttari e a tutt’oggi fermi; c’è poi il pontile di Giammoro, importante opera per lo sviluppo dell’area industriale, i cui lavori per circa 21 milioni di euro sono stati appaltati a dicembre 2012 alla Ricciardello Costruzione ancora fermi.
Sempre a Giammoro ci sono i lavori per il depuratore per 17.923.277,03 euro dove, a causa del mancato pagamento dello stato di avanzamento dei lavori da parte dell’ASI, la Dondi ha sospeso i lavori nel settembre 2012 e licenziato 15 lavoratori.
Altro caso è l’asse del mare tra Villafranca Tirrena e Milazzo, gara appaltata il 27 agosto 2012 per un importo di 1.352.785,99 euro ancora fermi per una perizia di variante al progetto; poi i lavori nel lungomare di ponente a Milazzo, per i quali è stata aggiudicata la gara per l’importo complessivo di 1.358.892,61 euro ed infine il completamento del Palasport di Milazzo con un progetto per 650 mila euro da appaltare e il potenziamento del depuratore con un progetto per 8 milioni di euro, la cui gara di appalto è slittata di almeno 6 mesi.
“Sollecitiamo gli enti appaltanti ad attivarsi per lo sblocco delle opere già appaltate – è l’esortazione del segretario generale della Filca Cisl Messina, Giuseppe Famiano – è fondamentale l’avvio delle gare di appalto per dare in tempi brevi risposte vere in termini occupazionali ai lavoratori”.