Dopo lunghi mesi di difficoltà per la cultura e le arti, il Milazzo Film Festival è finalmente pronto a dare il proprio contributo alla ripresa proponendo quattro giornate dense di incontri, dialoghi, proiezioni ed esibizioni che impreziosiranno l’estate milazzese.
In questa edizione si ripartirà dalle radici, dai temi del Mediterraneo, della sicilianità, dei diritti e dell’impegno civili, con momenti di approfondimento, di ricordo e di scoperta che cercheranno di coinvolgere tutte le generazioni di pubblico.
Il Festival si aprirà nel pomeriggio del 15 luglio con un omaggio al mare e a Enzo Maiorca, il più importante apneista italiano, nel novantennale dalla sua nascita, alla presenza della figlia Patrizia. Sarà un’occasione per promuovere il patrimonio naturalistico della nostra terra, grazie alla partnership istituzionale con il Consorzio Area Marina Protetta di Capo Milazzo. Si continuerà la sera nel ricordo di Maiorca e con lo sguardo proiettato alle Eolie.
In collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia–Cineteca Nazionale di Roma e il Museo del Cinema di Stromboli, sarà proiettato il lungometraggio “Stromboli – Terra di Dio” (1950) di Roberto Rossellini, anticipato da uno straordinario filmato a colori sul dietro le quinte del set che vide nascere l’amore proprio tra Rossellini e l’attrice Ingrid Bergman.
Uno spazio sarà riservato anche al cortometraggio “Eleonora Baeli” di Carmelo Formica, le cui riprese del 2020 si sono svolte in larga parte al Capo e nella Cittadella fortificata di Milazzo.
Nella seconda giornata, il mare farà sempre da sfondo, ma nell’ottica delle migrazioni e dei diritti umani. Grazie alla collaborazione con l’Associazione “Città Invisibili”, Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace, la città calabra divenuta celebre come avamposto di accoglienza e integrazione, presenterà il suo libro “Il fuorilegge” (Feltrinelli) e racconterà la sua esperienza.
Sullo schermo serale, le proiezioni di “En rang par deux” (2020) presentato da Margherita Giusti, giurata del MFF2021 e co-regista, e di “Mediterranea” (2015) di Jonas Carpignano, lungometraggio vincitore di numerosi riconoscimenti internazionali e disegno realistico del dramma dei migranti raccontato attraverso la rivolta di Rosarno del 2010. I musicisti Mariana Preda e Michele Catania regaleranno, invece, un’emozionante dedica ad Ennio Morricone.
Sabato 17 luglio sarà il Monica Vitti Day, una nuova sezione del Festival che intende dedicare una giornata monografica ad un artista del cinema, per riproporre al pubblico l’attualità delle sue opere. Quest’anno, infatti, la Vitti compirà novant’anni e il Festival intende celebrarne la donna e l’attrice.
Eleonora Marangoni presenterà il suo libro “E siccome lei” (Feltrinelli), un ritratto delle donne impersonate da Monica Vitti in oltre trentacinque anni di cinema, dagli esordi agli anni Ottanta. Seguiranno le proiezioni di “Monica!”, il documentario di Adriano Pintaldi, in omaggio alla carriera dell’attrice, e “La ragazza con la pistola” (1968) di Mario Monicelli.
L’ultima giornata si aprirà con un’altra donna, Letizia Battaglia, la fotogiornalista italiana più famosa e premiata al mondo, testimone degli anni della Palermo insanguinata dalla guerra di mafia. La Battaglia e la giornalista Sabrina Pisu presenteranno il loro libro “Mi prendo il mondo ovunque sia. Una vita da fotografa tra impegno civile e bellezza” (Einaudi) e il documentario “Shooting the Mafia” (2019) di Kim Longinotto.
Sul palco di piazza Duomo, infine, l’attore e regista Ninni Bruschetta presenterà insieme alla pianista, compositrice e direttore d’orchestra Cettina Donato il suo nuovo progetto discografico “I siciliani” in omaggio ad Antonio Caldarella.
Nel corso delle prime tre serate saranno proiettati i cortometraggi del Concorso Internazionale, i cui vincitori saranno premiati domenica. L’ultima serata sarà presentata anche un’anteprima del Mish Mash 2021, nato da una sinergia tra i due Festival milazzesi.
«Vogliamo ripartire dalla magia di uno schermo che illumina le nostre serate estive, sperando di emozionare, emozionarci, condividere degli spazi pubblici e riscoprire la gioia di stare insieme», ha dichiarato Antonio Nunzio Isgrò, curatore del programma.