MILAZZO – È stata definita una vera e propria questione sociale, quella delle più di 10mila multe elevate nei pressi dell’asse viario di Milazzo e sulle quali nelle scorse settimane si è scatenato un ampio dibattito. Adesso la questione, dopo un primo confronto in aula, è tornata in Consiglio comunale con l’intervento, tra gli altri, anche del sindaco Pippo Midili. Il primo cittadino ha voluto spiegare le motivazioni che hanno portato all’installazione del photored presso il semaforo di via Livatino, sottolineando che si tratta di un incrocio particolarmente pericoloso.
Il sindaco ha quindi fatto il punto sul numero di verbali elevati e sul tipo di violazioni registrate: «I verbali elevati nel periodo che va dall’1 luglio al 17 ottobre – ha spiegato – sono stati poco più di diecimila, e al momento quelli notificati che si fermano al 31 agosto sono 3869. Di questi è emerso, analizzando i fotogrammi che circa il 75% dei trasgressori hanno proseguito la marcia con entrambe le luci semaforiche rosse e circa il 25% invece è passato col verde spostandosi dalla corsia di sinistra dove la lanterna semaforica era sul rosso. Sono questi i “cambi di corsia” che per l’amministrazione vanno rivisti non perché non vi si stata infrazione ma perché riteniamo sia stata fatta una contestazione restrittiva (6 punti anziché 2 e 184 euro anziché 42). Per chi è passato col rosso invece nessuna giustificazione».
Midili ha quindi ribadito che il photored continuerà a restare operativo. Nel corso del dibattito interventi anche da parte dei consiglieri Andaloro e Maisano, che hanno contestato la mancanza di un’adeguata informazione sulla presenza del photored nell’area. Del medesimo parere anche i consiglieri Foti e Crisafulli, con quest’ultimo che ha ritenuto di proporre lo spostamento del photored presso la riviera di Ponente a causa delle criticità alla viabilità presenti nell’area.