È durissimo il giudizio di Pippo Midili, consigliere di minoranza ed ex assessore del Comune di Milazzo, sul nuovo piano finanziario TARI approvato dall’amministrazione Formica. Al centro delle critiche i notevoli aumenti delle tariffe – in media del 50/60% – che, secondo Midili, potevano essere contenuti.
“In maniera iniqua, e quindi in modo non conforme alla normativa” – spiega il consigliere in quota Pino – “oltre tremila milazzesi riceveranno un aumento del 103%, oltre settemila un aumento dell’88%, oltre ottomila un aumento del 93%, gli altri undicimila un aumento medio del 63%. Un pensionato con appena 800 € di pensione pagava lo scorso anno di rifiuti 99 euro, con la sua amministrazione ne pagherà 204. Una famiglia di tre persone ne pagava 174 ed oggi ne pagherà 325. Come si sia arrivati a tale suddivisione dei costi resta un mistero per tutti”.
Midili non crede che a incidere sugli aumenti siano stati solo la chiusura della discarica di Mazzarrà e la scarsa percentuale di differenziata del comune mamertino: “A regime completo, il sistema integrato con isole ecologiche porterebbe ad una percentuale che, nella migliore delle ipotesi e per stessa ammissione degli uffici tecnici, non raggiungerà mai più del 10/12% (e non del 15 %, come in maniera falsa viene riportato nel piano finanziario approvato dalla maggioranza), con un risparmio di appena 400 mila euro. Per ottenere questo risparmio l’Amministrazione Formica ha affidato il servizio ad un costo di circa 400 mila euro in più – per quattro mesi – rispetto a prima. Nessun risparmio, quindi. semmai un ulteriore aggravio”.
La nota si conclude con l’avvertimento che le future bollette potrebbero essere “carta straccia, alla luce della mancanza di equità fiscali e del dispregio del regolamento comunale”. E con una promessa: “Sarà scontro duro. A difesa dei cittadini e nel rispetto delle regole democratiche del confronto. Che è ben altro rispetto a quello messo in atto dall’amministrazione comunale e dai fidi consiglieri di maggioranza”.
Giovanni Passalacqua