Per tentare la fuga ha fatto di tutto, dal brandire una siringa insanguinata contro gli agenti all’arrampicarsi sui tetti, dal minacciare al prendere a calci e pugni i poliziotti che cercavano di trattenerlo.
E’ finito con due manette ai polsi il pomeriggio incandescente del 32enne messinese Claudio Signorino che stamani verrà giudicato con rito direttissimo per i reati di resistenza, violenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale nonché ricettazione.
Il ragazzo stava guidando un’auto rubata lungo il vico Bontà, nel rione di Villa Quiete, quando notando la presenza di una volante ha fermato il mezzo, è sceso ed ha iniziato la sua folle fuga. I poliziotti di Volanti e Squadra Mobile lo hanno inseguito in diverse viuzze per poi dover rallentare quando hanno notato che Signorino brandiva minacciosamente una siringa insanguinata. Allora l’uomo ha cercato di dileguarsi arrampicandosi sui tetti. Tutti tentativi vani.
E’ stato velocemente bloccato ed arrestato. I poliziotti hanno poi verificato che l’auto fosse effettivamente quella rubata qualche giorno prima e l’hanno riconsegnata al legittimo proprietario. All’interno hanno notato che il bussolotto d’accensione era staccato mentre sul sedile hanno ritrovato una chiave d’auto alterata.
Veronica Crocitti