Da Roma, per il porto di Tremestieri, è arrivato un altro ok.
Un passo alla volta l’obiettivo è riuscire ad arrivare al traguardo superando ostacoli ed intoppi che ormai sbucano all’improvviso dai mille labirinti della burocrazia.
Tappa romana ieri al Ministero dei trasporti per i vertici dell’Autorità Portuale.La buona notizia è che il Ministero ha rassicurato sui 7 milioni di euro che rischiavano di non essere più a disposizione a causa dei ritardi accumulati per via di intoppi burocratici sul fronte palermitano.
Già nei giorni scorsi la buona novella l’aveva portata il Consiglio superiore dei lavori pubblici rispedendo al mittente, ovvero la Regione, la richiesta di ulteriore parere al progetto per il porto di Tremestieri, al quale far seguire quello della Commissione regionale. Per il Consiglio superiore quel parere è inutile (giacchè finora l’iter seguito dall’AP ha seguito punto per punto quanto richiesto dalla procedura) e perdere ulteriore tempo comporterebbe rischi per la perdita dei finanziamenti.
La seconda buona novella è arrivata dal Ministero, per quel che riguarda i 7 milioni di finanziamento (sul totale di 72) che rischiano di andare in fumo in caso di ulteriori ritardi sulla tabella di marcia e sull’inizio dei lavori.
A Roma il presidente De Simone ed il segretario generale Di Sarcina per un incontro che ha fatto chiarezza anche sulle prossime tappe. Lunedì il progetto sarà a Palermo, negli uffici dell’assessorato regionale ai lavori pubblici, e sembra che anche per l’assessore Pistorio non debbano più esserci perplessità.
Soddisfazione è stata espressa da Autorità portuale ed amministrazione comunale con un comunicato congiunto: “Ancora un altro significativo passo in avanti per la realizzazione del Porto di Tremestieri è stato compiuto durante l'incontro che i vertici dell'Autorità Portuale hanno avuto presso la sede del MIT a Roma. Si è appreso che il Ministero provvederà a garantire i 7 mln di € della prima annualità qualora non si riuscisse a spendere la somma entro il 2016 a causa dei ritardi accumulati e che certamente si accumuleranno per le recenti richieste della Regione su cui si è espresso in modo netto il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Il lavoro fin qui svolto in sinergia tra Amministrazione Comunale e Autorità Portuale ha consentito di recuperare le somme per completare il finanziamento, individuare la stazione appaltante, procedere all'assegnazione delle aree di competenza all'Autorità Portuale. Non resta adesso che restare fiduciosi che dalla Regione giungano prestissimo buone notizie sull'approvazione del progetto e quindi procedere con la firma del contratto con l'impresa”.
Con un doppio responso da Roma la strada adesso dovrebbe essere sgombra da ritardi ma il condizionale è d’obbligo per una telenovela che ha visto intoppi di ogni genere nonostante la corale volontà di andare avanti. Il 16 giugno la Commissione regionale lavori pubblici aveva messo l’ennesimo paletto, decidendo che il progetto definitivo del porto doveva andare prima al Consiglio superiore dei lavori pubblici per poi tornare a Palermo. Un nuovo giro che avrebbe fatto perdere altri mesi prima dell’approvazione. Un rischio che Messina doveva scongiurare in ogni modo visto che se i lavori non inizieranno quest’anno una parte dei finanziamenti andrebbe persa. Rapidamente il Consiglio superiore dei lavori pubblici ha risolto la querelle e adesso arriva anche la rassicurazione del Ministero sul fronte finanziamenti (almeno quella parte, 7 milioni di euro, che rischiando di andare in fumo se entro il 31 dicembre non si raggiunge il 10% di avanzamento dei lavori).
La speranza è che a Palermo, non spuntino nuovi conigli dal cilindro.
Rosaria Brancato