Cronaca

“Mio padre al pronto soccorso 4 giorni, mancavano i posti letto negli ospedali”

MESSINA – Quattro giorni al pronto soccorso: dal pomeriggio del 3 al pomeriggio del 7 gennaio. “Mio padre è stato dal 3 gennaio al pronto soccorso in attesa di essere ricoverato in un’altra struttura sanitaria. E oggi pomeriggio, 7 gennaio, finalmente è arrivato il posto letto in Pneumologia e l’emergenza, l’ho potuto constatare, è generale. Noi abitiamo in centro e, chiamando un’ambulanza, ci siamo precipitati al pronto soccorso dell’Ircss Piemonte di Messina. Mio padre è un paziente cardiopatico e si trova in una situazione critica”. Un lettore segnala a Tempostretto la difficoltà a trovare posti letto nella città di Messina. Aggiunge: “I dottori del Centro Neurolesi Bonino Pulejo, al Piemonte, si sono prodigati per curarlo. Hanno fatto tutto quello che potevano in queste più di 72 ore al pronto soccorso, attuando la terapia. Ma, mi hanno riferito, chiamavano ogni giorno tutte le strutture sanitarie di Messina e non trovavano spazi disponibili”.

Il paziente è stato assistito al meglio ma la situazione era provvisoria

Al pronto soccorso, iIl paziente, al pari di tutti quelli in attesa, è stato assisito al meglio sul piano sanitario ma si tratta sempre di una situazione precaria, in una barella, in attesa del trasferimento. I reparti sono pieni di pazienti Covid, il personale sanitario è costretto a fare un lavoro incessante e faticossissimo e il tema rimane quello della politica sanitaria regionale e nazionale: come potenziare il sistema sanitario, insomma.

Nel frattempo, alcuni ruoli chiave, come quelli degli anestesisti, hanno bisogno di nuove leve per far sì che fra cinque anni la sanità pubblica non sia al collasso. Tra emergenza influenza, più pericolosa del Covid sui soggetti fragili, e la positività al Covid di molti pazienti, il sistema del pronto soccorso e della degenza negli ospedali è messo a dura prova. In casi gravi, il paziente viene trasferito in elisoccorso in un altro ospedale della provincia o della regione.

“Ho fatto il giro degli ospedali e non si trovano posti letto”

Piemonte, Policlinico, Papardo e cliniche private non avevano posti letto disponibili e il paziente è rimasto notte e giorno al pronto soccorso, sebbene assisitito. Sottolinea la persona che ha sollevato il caso a Tempostretto: “Mio padre è stato in una sorta di sala d’osservazione o degenza breve all’interno del pronto soccorso. Io stesso ho fatto il giro degli ospedali e di alcune cliniche private, constatando che non si trovavano posti letto. Ci sono pure cliniche private chiuse per festività e che apriranno giorno 10 gennaio. Io non riesco a capire come mai manchino i posti letto. Io stesso ho potuto verificare che al Papardo ci sono, nel reparto di Medicina, 20 posti disponibili e 13 pazienti ricoverati fuori reparti. E, a Catania, nel reparto dove doveva essere ricoverato mio padre, hanno solo posti per chi ha il Covid, mi è stato risposto. Così è un‘emergenza continua per gli operatori della sanità e per i pazienti”, aggiunge il lettore.