Gli ultimi 4 anni li ho dedicati al mio lavoro, tentando di "difendermi" nei processi noti all'opinione pubblica.
Ho sempre avuto fiducia nella giustizia e, sono convinto, alla fine emergerà che non ho commesso reati.
Ma questa è un'altra storia.
Mi ero ripromesso, comunque, di non intervenire nel dibattito politico cittadino.
In questi anni ho mantenuto l'impegno, anche a costo di mordermi la lingua. Ma, dopo aver sentito per l'ennesima volta "l'ultimoarrivato" che per giustificare la propria incapacità amministrativa non perde occasione di parlare male di "quellicheceranoprima", non posso più' tacere.
Sollecitato a chiarire le finalità' istituzionali di una "missione" per presenziare alla festa di compleanno di Dario Fo, l'ultimoarrivato, come al solito, si difende insinuando, almeno per quanto mi riguarda, che i suoi predecessori hanno sperperato a destra e a manca.
Con fare discutibile, l'ultimoarrivato agita sotto il naso della giornalista un mazzetto di documenti e dice di aver risparmiato il 96%.
Non mi appassiona la discussione sulla legittimità della sua missione (…lo stile non si compra al supermercato) che sono certo dovrà giustificare nelle sedi competenti. Mi disturba, invece, l'inqualificabile comportamento "dell'ultimoarrivato", amico di Capi di Stato e di premi Nobel, che pensa, impunemente, di poter insinuare, accusare, diffamare.
Sappia "l'ultimoarrivato" che durante il mio mandato di Sindaco non ho mai chiesto un rimborso per missioni non istituzionali.
Invece di lanciare accuse generiche, contesti fatti precisi, pubblichi, denunci. Lo faccia e presto! Diversamente taccia e si scusi.
Colga pure l'occasione per dire ai Messinesi, con la trasparenza di cui si riempie la bocca, cosa ha fatto dell'indennità (quasi 250 mila euro) che incassa regolarmente dal primo giorno di mandato, ma a cui in campagna elettorale aveva promesso di rinunciare.
Mentre cerca i miei scontrini del caffè o dei cappuccini, che non troverà, si faccia consegnare anche i tanti decreti di finanziamenti ottenuti dalla mia Amministrazione e, poi, si guardi allo specchio.
Il giorno in cui lasciai Palazzo Zanca scrissi: "Quando si depositerà la polvere e si uscirà dalla cronaca emergerà con chiarezza il determinante lavoro della mia Amministrazione".
Il tempo e l'incapacità amministrativa di "quellidiora"confermano la previsione.
Peppino Buzzanca
Nota di redazione. Ad onor di verità, va ricordato che le spese di rappresentanza ( a queste si riferiva Accorinti parlando del risparmio del 96%) sostenute dall’ex sindaco Giuseppe Buzzanca durante il suo mandato amministrativo sono state oggetto non solo di polemiche ma anche di approfondimento da parte del Collegio dei revisori dei conti. A tal proposito riproponiamo un articolo del 2012 (VEDI QUI)