A Messina la tensione rischia di spostarsi dal mondo virtuale dei social alla realtà. E’ quanto evidenzia in una nota il Movimento Liberi Insieme. “Siamo sempre stati in un luogo dove esistevano gli schieramenti partitici, lobby e i padroni di turno, ma in ogni caso si era stati sempre liberi di essere se stessi e con le proprie idee, senza l’incubo che un “illegittimo tribunale delle inquisizioni” artatamente creato sui social ti processasse per le intenzioni o le idee, ma oggi non è più così- si legge nella nota a firma di Roberto Cerreti– Purtroppo il sindaco di Messina, continua ad avvelenare il dibattito pubblico, non solo con azioni deprecabili ma con un linguaggio violento ed aggressivo, che inneggia a continue rivolte verso e contro tutti, anche se nella maggior parte dei casi si rivelano fuochi di paglia, ma che in ogni caso concorrono ad accrescere il clima di instabilità, irrequietezza ed isteria sociale”.
Cerreti evidenzia come i termini usati da De Luca “Occupazioni, pistolettate, scippi” mantengono alta l’attenzione di cittadini, la paura, le ansie e nutrono un sistema di odio sociale. La riflessione del MLI è: cosa sarebbe Cateno De Luca senza insulti, minacce e propaganda?“La risposta è semplice, magari non un “Sceriffo” ma un semplice Sindaco, ma di una Città più semplice, meno rabbiosa e più disposta alla collaborazione ed all’interazione sociale. Sarebbe un politico con i propri pregi e difetti, non un fomentatore di folle mediatiche, “un cittadino tra i cittadini””
Cerreti invita a far cessare questo clima di odio sociale instauratosi in Città e che purtroppo sta nutrendo il risentimento di tanti, lasciando il posto alla vera “RICOSTRUZIONE”, in una comunità già sin troppo provata dalla situazione economica e finanziaria, già ben prima che il Covid 19 desse questo colpo di grazia.
“E’ arrivato veramente il momento che il “sindaco della D’Urso” si spogli delle proprie velleità ed ambizioni politiche, faccia un bagno d’umiltà ed inizi a lavorare per diventare il “Sindaco dei messinesi”, sforzandosi di rappresentare veramente tutti, , inneggiando finalmente ad un “ritrovato senso istituzionale” che rispetti tutte le “Istituzioni” e il loro alto senso. E’ importante ripartire dal necessario rapporto collaborativo con gli altri Sindaci Metropolitani che anche oggi si sono trovati a redigere un documento programmatico senza il supporto del sindaco di Messina, immotivatamente assente e sempre più isolato dal contesto politico istituzionale italiano”.