Politica

MLI: “L’Italia combatte il Coronavirus, Messina subisce il Catenovirus

Dal Coronavirus al Catenovirus. A coniare il nuovo termine il Roberto Cerreti, presidente del Movimento Liberi Insieme. E lo fa dopo le due condanne incassate dal sindaco Cateno De Luca per comportamenti antisindacale.

«Preoccupa particolarmente l’escalation di condanne per condotta antisindacale che l’Amministrazione comunale inizia a collezionare a ritmi sostenuti. Solo negli ultimi giorni il Tribunale messinese ha condannato su due fronti il Sindaco De Luca per condotta antisindacale, oltre al pagamento delle spese giudiziali e legali nelle cause promosse dalla Uil e dal Csa.

Che il segretario generale Rossanna Carrubba possa aver fatto cadere in errore, con le proprie scelte gestionali, l’intera Amministrazione ci può stare. Fermo restando che non è assolutamente condivisibile che, al danno dell’arroganza politica ed amministrativa, si unisca la beffa dell’esborso economico dalle casse comunali delle somme necessarie per soddisfare quanto determinato dai giudici nelle diverse sentenze. O peggio ancora, le ulteriori spese per improbabili ricorsi in Corte d’Appello avverse al sentenziato, sempre ed esclusivamente a carico del Municipio di Messina.

Una colletta per pagare le spese

Il nostro Movimento, memore nei momenti elettorali, della grande capacità organizzativa del Sindaco De Luca nel promuovere raccolte fondi tra i propri amministratori e nominati in seno ai vari consigli d’amministrazione cittadini, propone al primo cittadino e promuove attraverso i media un grande gesto di responsabilità da parte sua. Una nuova raccolta di quote tra i suoi nominati “SOS catenovirus”, finalizzata però questa volta, a sgravare le Casse comunali, dall’incombenza di condanne subite ed evitabili, frutto esclusivamente di inadeguatezza amministrativa, arroganza e scarsa conoscenza delle procedure gestionali e di raccordo sindacale.

Messina, considerate anche le ulteriori cause promosse contro quest’Amministrazione, per analoghe e discutibili condotte sindacali, non può essere scenario per il propagarsi incontrollato del virus dell’arroganza e della saccenza amministrativa. La città ha bisogno di un serio freno al propagarsi del “catenovirus”. Partendo con l’assunzione delle proprie responsabilità e dei propri errori da parte del Sindaco De Luca, che dovrebbe pagare con propri fondi e non con soldi pubblici le spese delle condanne o gli eventuali ricorsi derivanti dagli orrori amministrativi commessi da lui e dai suoi fidi in questo lungo, lunghissimo primo anno e mezzo di mandato.