Fine d’anno incandescente a Palazzo Zanca. Tra le tante vicende ancora caldissime continua a tenere banco anche l’operazione di mobilità tra le partecipate che ha riportato a lavoro i 16 dipendenti Feluca. L’annuncio alla vigilia di Natale del Sindaco Accorinti che ha portato la “buona novella” per i 16 lavoratori della partecipata che fino a qualche anno fa gestiva i servizi informatici del Comune ha riacceso l’attenzione degli inquilini di Palazzo Zanca che probabilmente non si erano accorti prima di questa operazione che l’amministrazione ha portato avanti per mesi. Qualche consigliere comunale parla di procedimenti illegittimi e annuncia battaglie, per questa mattina erano stati convocati in commissione Bilancio i vertici dell’Amam, dove confluiranno 14 Feluca, mentre altri due sono stati destinati all’Atm. La discussione sul bilancio di previsione però farà quasi sicuramente slittare ogni confronto all’anno nuovo, è però innegabile che qualsiasi intervento oggi appaia tardivo. I giochi ormai sono stati fatti e, mentre c’è chi ancora si pone dubbi e domande sulla legittimità dell’iter intrapreso, la partita si è praticamente chiusa.
Ieri i 14 indirizzati all’Amam hanno firmato la comunicazione di messa in servizio presso la partecipata in cui sono transitati attraverso il percorso di mobilità interna messo in piedi dall’amministrazione comunale con la delibera dello scorso 9 ottobre (vedi articolo correalato). Gli altri 2 avevano firmato lo stesso atto per trasferirsi da Feluca all’Atm già lo scorso 24 dicembre. Si tratta dell’atto con cui di fatto i lavoratori entreranno in servizio già dal prossimo 2 gennaio, secondo quanto stabilito dall’accordo interaziendale sottoscritto da Amam e Feluca e da Atm e Feluca. Tra i punti salienti il fatto che la società ricevente non avrà alcun aggravio di spesa e soprattutto il fatto che tutta la massa debitoria, compresi stipendi arretrati e Tfr, resteranno in capo a Feluca, società attualmente in liquidazione controllata.
I 16 approdano così in Amam e Atm a tempo indeterminato, ma nelle more della costituzione della NewCo, un progetto che l’amministrazione Accorinti non vuole abbandonare e che anzi viene citato sia nella delibera che ha sancito la mobilità tra partecipate per i Feluca (ma dentro ci sono anche gli Ato3 e gli ex Agrinova) che nell’accordo interaziendale sottoscritto qualche giorno fa. Al momento però si tratta di un obiettivo a lungo termine che non si sa ancora quando e come potrà concretizzarsi. Ecco perché l’esecutivo di Palazzo Zanca ha voluto portare a termine questa operazione di mobilità sfruttando come base normativa la legge di stabilità 2014 (vedi articolo correlato).
Per arrivare alla firma di ieri ci sono stati tre mesi di confronti, riunioni, lunghissimi dibattiti, ogni passo è stato messo nero su bianco negli atti prodotti dalla giunta e dalle società “figlie” del Comune coinvolte in questo processo. Ecco perché oggi le contestazioni risultano fuori tempo. Quasi come a voler “piangere sul latte versato”.
Francesca Stornante