Gli esperimenti continuano, l’obiettivo è quello che l’amministrazione si è posta fin dai primi giorni del suo mandato: rendere le strade cittadine più vivibili, sradicare certe cattive abitudini, educare dai più piccoli agli adulti, trasformare il modo di muoversi e di spostarsi dei messinesi. Il bus notturno che nel mese di agosto ha servito la zona nord per insegnare ai giovani che si può uscire e andare nei locali anche lasciando l’auto a casa è stato il primo passo. Adesso è pronto un nuovo progetto, scatterà già il prossimo lunedì e l’assessore alla Mobilità Gaetano Cacciola lo presenterà domani a Palazzo Zanca.
Da settimane si parlava di un piano pensato e ideato per rispondere alle esigenze degli studenti e dei pendolari, un piano di viabilità basato esclusivamente su un sistema di bus e tram che coprono la fascia oraria critica in cui si va a scuola o in ufficio in modo tale da dare la “certezza” del servizio pubblico e disincentivare totalmente l’uso dei mezzi privati. In pratica si cercherà di potenziare al massimo i servizi che l’Atm può offrire nella fascia che va dalle 7 alle 7.30, utilizzando al meglio l'interscambio e la sinergia dei bus e della linea tranviaria. Il progetto prevede l'impiego di 7 vetture tranviarie e dell'attuale flotta bus disponibile che oggi si attesta intorno a 45 mezzi utilizzabili. Sono stati attentamente monitorati i flussi di traffico in corrispondenza di tutti gli istituti cittadini, gli orari delle linee attualmente in servizio saranno modulati in modo da ottimizzare, in quella fascia oraria, le coincidenze in corrispondenza dei capolinea del tram, sia a nord che a sud, da dove partiranno mezzi ogni otto minuti. Le normali linee opportunamente adattate più una navetta di nuova istituzione al centro città collegheranno a pettine tutte le scuole con la linea tranviaria, i bus continueranno comunque nel loro tragitto. Il progetto naturalmente sarà sperimentale e quindi modificabile in corso d’opera, tra l’altro si punta ad aggiungere un ulteriore tram entro novembre, senza dimenticare anche che nelle ultime settimane è salito il numero dei bus che l’Atm è riuscita a mettere in strada, un trend positivo che dovrebbe aggiungere un’altra decina di mezzi.
Il progetto fa parte di una serie di interventi già avviati per migliorare la viabilità. Per quanto riguarda le scuole c’è anche il Pedibus, il bus umano che dovrebbe accompagnare gli alunni, si rivolge soprattutto ai bambini, a piedi. L’amministrazione lo ha presentato a famiglie e istituti, fino ad oggi però ad aderire sono stati solo gli istituti Boer e Savio. In entrambi i casi i consigli d’istituto hanno approvato il progetto e in questi giorni ci saranno incontri tra i genitori e i funzionari del Dipartimento mobilità per capire le esigenze e mettere a punto i vari percorsi.
Anche per il servizio scuolabus sta andando avanti un monitoraggio delle richieste. I mezzi per espletare il servizio ci sono, ciò che manca sono le risorse. Il servizio ha un costo di circa 500mila euro, ma quest’anno ogni famiglia dovrà coprire il 36% del costo, come per le mense, perché il Comune di Messina ha sforato il patto di stabilità ed è in pre-dissesto.36% che in questo momento significherebbe una spesa mensile di circa 70 euro a bambino, costo che naturalmente ha fatto crollare la domanda.
Una novità positiva che non riguarda le scuole, ma in generale la viabilità cittadina l’ha invece già annunciata lo stesso assessore Cacciola. Pare di essere finalmente in dirittura d’arrivo per l’apertura del parcheggio Zaera sud. Sono stati superati tutti i problemi tecnici incontrati negli ultimi mesi, mancava la certificazione di sicurezza dei Vigili del Fuoco che adesso c’è, in queste settimane si procederà all’affidamento del parcheggio all’Atm che lo gestirà. Cacciola si augura di inaugurarlo entro novembre. La data ideale sarebbe proprio il primo novembre, in modo da avere il parcheggio disponibile nei giorni in cui migliaia di messinesi si recano al Gran Camposanto e la circolazione in tutta la zona si paralizza. Potrebbe essere un altro piccolo tassello che si aggiunge ad un’idea di città con strade più vivibili e meno inciviltà alla guida.
Francesca Stornante