MESSINA – I primi punti in trasferta dell’Acr Messina sono pesantissimi per diversi motivi. Il primo è che arrivano sul campo della Viterbese rivale diretta nella corsa salvezza; guadando la classifica il Messina semplicemente non è più ultimo, posizione che significherebbe retrocessione diretta a fine campionato. Non è neanche matematicamente salvo, ma si può guardare con più ottimismo al prosieguo del campionato, sicuramente si lavora meglio.
Il secondo motivo è che danno continuità dopo la vittoria contro la Virtus Francavilla; il Messina non aveva mai ottenuto in questo campionato due risultati utili di fila. Quello che conta quando ci si trova sul fondo della graduatoria è continuare a muovere la classifica, una vittoria anche un po’ fortunosa là, un pareggio bruttino lì, è quello che serve per non entrare in un circolo negativo che aveva abbracciato il Messina di Auteri che non riusciva più a fare punti e aveva collezionato ben 6 sconfitte di fila.
Terzo motivo sono le reti messe a segno da una squadra che lamentava il poco essere incisiva sotto porta; tre reti in questa stagione erano arrivate solo in casa contro il Monterosi e in trasferta mancavano dallo scorso campionato, quando il Messina si impose 1-3 sul campo della Vibonese il 26 febbraio. Senza scomodare il precedente di Avellino, prossimo avversario in casa, e unica rete in trasferta del Messina nel girone d’andata, bisogna sottolineare come i biancoscudati con l’arrivo di Raciti abbiano quasi pareggiato le reti realizzate nei secondi tempi rispetto all’andata (5) in solo due partite infatti ne sono arrivate quattro. La squadra non spegna più la luce nei secondi quarantacinque minuti.
Quarto motivo è vedere come i vecchi, “che hanno sofferto per un girone d’andata subito senza fare punti” come ha ricordato Raciti, e i nuovi siano già entrati in sintonia. Tra i “vecchi” a guidare la riscossa Catania, capocannoniere con quattro reti, e Marino subentrato dalla panchina e decisivo nel chiudere il match. Dall’altra i “nuovi” Kragl che delizia i tifosi con una conclusione d’alto livello per il secondo gol e Perez che, specie nel secondo tempo, difendendo palla e facendo salire la squadra ha dato una grossa mano.
Quinto e ultimo motivo, ma dovremo avere la controprova domenica prossima quando al Franco Scoglio arriverà l’Avellino, è se la “tregua” chiesta da Raciti, insieme ovviamente ai nuovi acquisti e i risultati che stanno arrivando faranno riavvicinare i tifosi allo stadio. Con il Crotone all’esordio furono circa tremila tra paganti e abbonati; non ci si aspetta quei numeri ma, vista l’importanza della sfida, l’occasione di fare il terzo risultato utile consecutivo e sostenere una squadra finalmente degna, un Franco Scoglio un po’ più pieno e “cantante” rispetto alle ultime uscite lo si attende.
Anche perché il presidente Sciotto con gli acquisti di categoria che sta facendo e l’aver cambiato guida tecnica e direttore sportivo di fatto ha ammesso di aver commesso errori. Perdendoci lui dei soldi, che sta andando a spendere in più adesso, e facendo perdere tempo a squadra e tifosi, con un girone di andata “di vantaggio” dato agli avversari. Come ripete Raciti “il nostro campionato è cominciato da due giornate”, non pensiamoci più e guardiamo avanti.
Immagine in evidenza dal sito ufficiale dell’Acr Messina