Dopo le dichiarazioni del Coordinamento Ambientale Milazzo Valle del Mela sul protocollo d’intesa tra Terna e la provincia regionale di Messina per un progetto rivolto alle scuole riguardo l’estetica dei sostegni monostelo, interviene anche la Zero Waste Sicilia che “esprime un fortissimo NO al Concorso di idee”.
Beniamino Ginatempo ed Egidio Maio, in rappresentanza dell’associazione, chiedono ai responsabili degli Istituti Scolastici dei tredici comuni interessati dall’attraversamento dell’elettrodotto di “respingere fermamente tale proposta provocatoria nei confronti di tutti i cittadini che si battono e si sono battuti contro il tracciato”. L’associazione si rivolge anche ai Sindaci e ai Presidenti dei Consigli comunali affinché assumano un’immediata e secca opposizione a tale idea.
“Il tentativo di TERNA- afferma la Zero Waste- di recuperare immagine e fiducia nelle popolazioni utilizzando i ragazzi delle scuole è offensivo e appare come una beffa dopo il danno. Le Famiglie degli scolari interessati attivino immediatamente una raccolta di firme per esprimere la loro netta contrarietà invitando i Dirigenti scolastici di competenza di non avviare le procedure per tale sceneggiata”. Zero Waste Sicilia chiede inoltre al Commissario della provincia Regionale di Messina, Filippo Romano, di annullare il concorso “in coerenza e rispetto delle deliberazioni assunte dal Consiglio Provinciale di Messina sulla vertenza Elettrodotto Sorgente/Rizziconi”.
Anche gli esponenti politici intervengono sulla questione.
Valentina Zafarana, deputata regionale del M5S, parla di “un’idea folle, umiliante e sprezzante dei sentimenti e desideri dei territori interessati. La progettazione – afferma – e la messa in opera di questo elettrodotto è la morte, in modo più generico, di un territorio, di un paesaggio violentato dai pali, di una popolazione interpellata sul da farsi solo quando già si era di fronte al fatto compiuto, di una politica volta all’autosufficienza energetica, alla produzione e piccola distribuzione di energia tramite fonti rinnovabili, a favore della grande opera che tanto costa, ma tanto, evidentemente, deve far guadagnare. E, in questo caso in particolare, rappresenta la morte di un Parlamento (rappresentante del popolo) e delle sue determinazioni”. Risale infatti a quasi due anni fa l’approvazione della mozione che impegnò il Governo regionale a fare tutto quanto in suo potere per interrare o spostare il tracciato, senza successo però.
La deputata messinese continua: “E cosa fa Terna? Va dai bambini, gli stessi bambini di cui sta contribuendo a distruggere il futuro, e chiede loro di disegnare “il monostelo di classe”. Farli crescere con l’abitudine ad un palo di 70 metri così da non avere, fra 10-15 anni, ostacoli alla proposta di una centrale, un impianto, una struttura qualsiasi al posto di un parco, di un campetto di calcio, di spazi di condivisione sociale, culturale. Farli abituare alla bruttezza, anziché alla bellezza”. Valentina Zafarana termina chiedendo quindi al commissario della Provincia Regionale di Messina Filippo Romano il ritiro immediato dell’adesione a questo progetto.