“E’ vero, molti adulti hanno nei nostri confronti un pregiudizio, quello che non siamo interessati alla politica, anzi, che non abbiamo alcun interesse alla partecipazione. Ma è altrettanto vero che anche noi giovani non facciamo nulla per dimostrare il contrario. Se siamo qui è perché vogliamo essere il presente di Messina e non il futuro”.
Ad aprire l’incontro del movimento Missione Messina, che si è presentato alla città sabato al Monte di Pietà sono stati un diciassettenne ed un ventitreenne, Alessandro Barbera e Jhonny Centorrino che hanno invitato i loro coetanei a partecipare con azioni concrete.
Ma il movimento è “transgenerazionale”, perché se Alessandro è il più piccollo, Pippo Macanza, presente insieme a molti anziani del centro di Villa Dante, è il più grande, e nel mezzo ci sono liberi professionisti, imprenditori.
Il consigliere comunale Daniele Zuccarello li ha presentati uno per uno annunciando che nella primavera del 2018, alle prossime amministrative, Missione Messina presenterà una lista “non mi candido sindaco, ma avremo una lista ed un programma che intendiamo proporre all’attenzione di chi vorrà candidarsi a sindaco. Chi porterà avanti i punti che per noi saranno prioritari avrà il nostro appoggio”.
Massimo Franco ha dipinto Messina come una mamma i cui figli ultimamente sono spesso ingrati “ma i peggiori sono i rassegnati, perché sono figli pericolosi che non vogliono combattere”, mentre Macanza ha evidenziato le condizioni del Centro per anziani di Villa Dante ridotto in stato vergognoso nonostante le ripetute richieste, da parte degli stessi anziani, di gestire (mettendo piccole quote per comprare i detersivi o le sedie) quello che è l’unico punto di ritrovo per tantissimi pensionati. Un tempo si ballava e c’erano i tornei, oggi gli anziani si portano le carte da gioco da casa.
Il consigliere della V circoscrizione Marcello Cannistraci ha sottolineato come quando si lavora in squadra, e la Notte bianca in via Palermo è solo uno degli ultimi esempi, i risultati arrivano, mentre l’architetto Maria Cangemi si è soffermata sulle iniziative, come l’adozione dell’aiuola di Piazza Cairoli, possono trasformarsi in azione concreta per la città. Da due anni la Cangemi, attraverso un’associazione, chiede la possibilità di “adottare” la villetta del Royal per iniziative come la Pet Therapy o un piccolo parco avventura, senza avere risposte.
“Non vogliamo cominciare né dal basso né dall’alto, ma dalle imprese- ha spiegato Zuccarello– perché le imprese sono il motore dell’economia e portano lavoro. Dobbiamo usare due sole parole: lavoro e presente. IIl passato non si può cambiare, si può cambiare solo il presente, con l'azione. La politica può fare tanto ma non come in passato, non serve il posto fisso o l’assistenzialismo. Il pubblico deve garantire servizi, deve dialogare con le imprese, deve evitare che la burocrazia uccida ogni iniziativa. Per 4 anni abbiamo discusso di riduzione del canone di occupazione suolo. Adesso qualcosa si muove, ma nel frattempo quante attività hanno chiuso?”.
In platea presenti il presidente della Confcommercio Carmelo Picciotto, il presidente dell’ordine dei commercialisti Enrico Spicuzza, il deputato regionale Nino Germanà e diversi consiglieri comunali e di quartiere.
“Il turismo produce economia se si dà spazio alle imprese. I lidi non possono aprire a metà giugno. La cultura produce economia, invece a Messina abbiamo un Palacultura diventato sede di uffici comunali mentre le associazioni e le compagnie teatrali non hanno spazi. Lo sport produce economia se gli impianti vengono gestiti in modo imprenditoriale. La Federazione nuoto chiede da 1 anno la gestione della piscina di Villa Dante. Finora solo parole da parte del Comune perché l’amministrazione vede negli imprenditori, nei commercianti, negli artigiani, dei nemici. Invece sono l’unica strada che porterà i giovani a non lasciare più Messina”