Esce il bando per i contributi ai morosi incolpevoli, ma è polemica. Se i contributi previsti da un disegno di legge statale del 2013 in aiuto dei morosi incolpevoli erano solo una goccia in un mare dilagante di disagio abitativo che cresce in tutta Italia, la Regione Sicilia ha reso nullo anche questo piccolo aiuto. E’ questo il parere dei sindacati degli inquilini. Contro i parametri stabiliti dalla Regione per redigere i bandi per il contributo da stanziare ai morosi incolpevoli, si schiera anche il sindacato Asia – Usb. Il bando è finalmente pronto per essere pubblicato. Il Comune, infatti, ha approvato il 22 maggio scorso l’apposita determina dirigenziale. Il bando, dunque, è ormai pubblico e varrà chiuso il prossimo 15 Giugno. Fin qui tutto bene, peccato, però, che secondo le direttive regionali il bando si riferisce soltanto agli inquilini che hanno ricevuto l’ingiunzione di sfratto nel solo 2013, squalificando così, di fatto, tutte le persone che si sono trovate in difficoltà nel corso dell’ultimo anno.
“Questo provvedimento della Regione Sicilia – spiega l’Asia- Usb – rende ulteriormente inefficace, se non inutile , il decreto attuativo nazionale dell'art. 6 comma 5 della legge 124/13 in quanto esclude una grande fascia di inquilini che hanno subito incolpevolmente lo sfratto per morosità nel 2014 e il 2015. Inoltre, la somma di 3 mila euro verrà erogata non all'inquilino , ma al proprietario di casa”.
Una situazione paradossale se si considera che la percentuale di sofferenza abitativa per il 2014 è destinata ad aumentare vertiginosamente. I dati, infatti, parlano chiaro: il totale degli sfratti dei primi sei mesi del 2014 è già più della metà di quello del 2013. In Sicilia le richieste di esecuzione presentate all’Ufficiale Giudiziario sono state 6.992 in 12 mesi, nel 2014 già quasi 5,000 solo nei primi 6 mesi.
Un risvolto inaspettato se si considera la genesi della legge. L’art. 6 comma 5 della legge 124 del 2013 riconosce, infatti, i morosi incolpevoli come vittime della crisi economica e prevede per questo dei contributi da erogare in bandi congiunti tra le Regioni e i Comuni con elevata sofferenza abitativa. Il 14 maggio 2014 è stato emesso il decreto attuativo numero 202 che prevede i requisiti di accesso alla categoria dei morosi incolpevoli e la modalità di ripartizione dei fondi disponibili alle Regioni. Di conseguenza, alla Sicilia è toccata la somma di 1,400,000 euro per l’anno 2014 e con decreto del 19 marzo 2015 altri 1,300,000 euro. I soldi, dunque, ci sono, ma le clausole del bando sono oltremodo limitanti. Le 12 famiglie riconosciute come morosi incolpevoli dall’elenco comunale consegnato in Prefettura il 25 marzo scorso, ad esempio, non rientrano tra i beneficiari dei contributi, proprio a causa della limitazione temporale al 2013.
La polemica, però, non investe solo le decisioni Regionali, ma anche quelle dell’Amministrazione Comunale. “Consideriamo gravissima – dichiara il sindacato – la posizione dell'Amministrazione Comunale che ha dimostrato una grande mancanza di volontà politica e scarsa considerazione nei confronti di chi giace in condizioni di emergenza abitativa , abbracciando le procedure peggiorative della Regione Sicilia prima ancora che fossero pubblicate nella Gazzetta ufficiale , senza neanche obiettarle”.
Altra nota dolente è quella delle somme per i morosi incolpevoli, quei 100,000 euro – 50 mila per il 2013 e altrettanti per il 2014 – più volte promessi dalla Giunta, ma improvvisamente scomparsi dal bilancio il 31 dicembre scorso. “Non bisogna dimenticare – sottolinea il sindacato – che il Comune di Messina si è più volte pubblicamennte impegnato di erogare queste somme. Contro questa ulteriore dichiarazione di guerra alle classi sociali più deboli , faremo tutto quanto è possibile per difenderci e riscattarci”.
Eleonora Corace