È stata eseguita ieri sera l’autopsia sul corpo di Carmelo Doddis, il cinquantacinquenne morto una settimana fa mentre era in fila all’ufficio anagrafe di Palazzo Zanca.
Il dottor Antonio Messina, consulente di fiducia della Procura, si è riservato almeno due mesi per presentare la sua relazione ufficialmente. Non ci sono dubbi che la causa della morte sia di natura cardiaca, secondo il perito. Ma per saperne di più il dottore Messina ha effettuato dei prelievi che userà per gli accertamenti isto-cardiologici.
All’esame, eseguito all’obitorio del Policlinico, hanno partecipato anche il consulente della famiglia, la dottoressa Elvira Ventura Spagnolo, e quello dell’indagato, il dottor Alessio Asmundo.
Il medico del 118 che lo ha visitato qualche ora prima, iscritto con l’ipotesi di omicidio colposo, ha intanto prodotto alla Procura una copia degli esami che ha eseguito quella mattina a Doddis, quando l’uomo ha chiesto l’intervento del numero di soccorso, nel suo appartamento di Tremonti.
Il sanitario ha eseguito l’elettrocardiogramma e un prelievo, risultati negativi, ma avrebbe comunque invitato Doddis a recarsi in un ospedale. L’uomo, invece, ha siglato il rifiuto del ricovero.
Sarà il sostituto procuratore Rossana Casabona a questo punto stabilire se ci sono responsabilità per la morte di Doddis, dopo avere acquisito i risultati dell’autopsia, attesi anche dai familiari, assistiti dall’avvocato Nino Cacia, e dal dottore indagato, difeso dall’avvocato Carmelo Vinci.