REGGIO CALABRIA – “Malato di cuore? ”Nessuno ce lo ha mai detto. Non lo sappiamo”. E’ quanto ha dichiarato nel corso di un’intervista, nella puntata di ieri sera a ‘Porta a Porta’ l’avvocato Candido Bonaventura, legale del figlio di Amedeo Matacena, in merito all’inchiesta della Procura di Reggio Calabria sulla morte dell’ex parlamentare di Forza Italia a Dubai, in cui è indagata l’ultima moglie Maria Pia Tropepi con l’accusa di averlo avvelenato.
Quanto al consenso alla cremazione, spiega l’avvocato, il figlio ”ha ricevuto un messaggio audio da parte della nuova compagna di Amedeo Matacena, con il quale si chiedeva l’autorizzazione alla cremazione del padre che, diceva, aveva espresso questa volontà. Athos, non aveva mai sentito il padre in vita esprimere questa volontà”.
Sull’ipotesi di falsificazione del testamento, il legale sottolinea che ”ci sono due testamenti in questo momento in gioco: uno è quello di Dubai, l’altro è quello che fu lasciato da Amedeo prima della latitanza in Liguria. Non sono nelle condizioni di dire se uno dei due è falso e comunque le firme hanno oltre dieci anni di differenza tra loro quindi ci possono essere delle differenze”.