Altri tre medici del Policlinico sono indagati per la morte della piccola Laura, nata il 14 dicembre e morta la notte di Natale. Una fine repentina che ha straziato i genitori. Luigi Leva ed Anita Carbonaro presentarono subito una denuncia alla Polizia chiedendo di accertate se ci fossero responsabilità dei medici nella morte della loro bambina. Con l’apertura del fascicolo la Procura aveva iscritto nel registro degli indagati nove medici dei reparti di Neonatologia, Patologia Neonatale, Terapia Intensiva Neonatale ed Ostetricia e Ginecologia del Policlinico. Successivamente i genitori di Laura hanno presentato una dettagliata memoria in cui ripercorrono momento per momento quei 12 giorni di sofferenza, dalla nascita fino alla morte della bambina. A seguito dei nuovi particolari emersi il sostituto procuratore Federica Rende ha indagato altri tre medici del Policlinico, due del reparto di Neonatologia ed uno di Ostetricia e Ginecologia che hanno firmato cartelle cliniche e di ricovero della neonata. I nuovi provvedimenti, che hanno portato a 12 il numero degli indagati, hanno fatto slittare il conferimento dell’incarico per l’autopsia previsto per domani. La bambina era nata prematura, 35 settimane più cinque giorni. Per lei sono 11 giorni di sofferenza. Al momento della nascita pesa 2,180 Kg ma non è mai stata messa dentro l’incubatrice, come spiegano i genitori nella denuncia presentata alla Polizia, ma in una culletta termica. Mostra delle evidenti difficoltà nella suzione del latte e nella deglutizione ma il 19 dicembre la bambina e la madre vengono dimesse. Le difficoltà però continuano. Il pomeriggio del 24 dicembre i genitori si accorgono che Laura ha l’addome gonfio e dalla bocca e dal naso emette un liquido verdastro. Viene ricoverata d’urgenza nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico dove i medici le riscontrano una occlusione del tratto intestinale. Si tratta di una NEC, Enterocolite necrotizzante, di origine infettiva. Poche ore dopo la piccola Laura muore.