cronaca

Morte Ylenia Bonavera, chiesta condanna a 20 anni per l’ex amica-rivale che l’ha accoltellata

Venti anni e 2 mesi di carcere. E’ questa la condanna invocata dalla Procura di Catania per Daniela Agata Nicotra, accusata dell’omicidio di Ylenia Bonavera, morta a Catania in ospedale a dicembre del 2020, dopo una violenta lite e una coltellata con l’ex amica.

Le scene della lite finite in tragedia a Catania

Agli atti, contro la ragazza, ci sono soprattutto i filmati girati con i cellulari dei diversi testimoni presenti alla scena: nei video, i frame delle ultime ore della giovane messinese dalla vita travagliata che arriva in Smart nella piazzola, scende per inveire contro l’amica, risale in macchina e viene aggredita da quest’ultima, poi prova ad allontanarsi. La ventiseienne messinese è arrivata agonizzante in ospedale, portata da un amico.

Il 16 maggio la sentenza per Daniela Agata Nicotra

Oggi l’udienza preliminare davanti al giudice catanese, che ha ammesso al rito abbreviato l’amica-nemica di Ylenia. Dopo aver ascoltato il Pubblico Ministero e le avvocate Rosy Spitale e Vittoria Santoro, che assistono rispettivamente il padre, i tre fratelli e la madre della ragazza, il Giudice per l’Udienza preliminare ha rinviato al prossimo 16 maggio per ascoltare i difensori dell’imputata. Quel giorno potrebbe arrivare il verdetto.

La difesa dell’amica-nemica accoltellatrice

I difensori della ragazza avevano invocato l’infermità mentale per lei. Tesi respinta dal giudice, che ha affidato ad un consulente la perizia psichiatrica conclusa con l’evidenza che la Nicotra poteva essere processata.

Gli avvocati hanno quindi chiesto ed ottenuto che venisse giudicata col rito abbreviato, concludendo il processo di primo grado in fase preliminare e saltando il processo, ma “in cambio” di uno sconto di pena. Il minimo che la Nicotra avrebbe rischiato, altrimenti, erano i 30 anni di reclusione.

La vicenda umana di Ylenia, vittima degli altri e della propria fragilità

Ylenia si era trasferita a Catania da qualche anno per lavorare. Fuggiva da Messina, dove era sopravvissuta al tentativo del fidanzato di bruciarla viva. Ma il destino l’ha evidentemente inseguita. Forse troppo spesso sola in vita, Ylenia è stata accompagnata da un bagno di folla durante il suo ultimo viaggio, ai funerali celebrati il 14 dicembre 2020 a Messina.