La morte della donna brasiliana, il cui corpo senza vita è stato ritrovato ieri mattina a San Raineri, non poteva lasciare indifferente la città e secondo il consigliere della terza circoscrizione Libero Gioveni «ripropone con forza l’annosa ed irrisolta questione dei senzatetto e clochard in città». In una nota, il rappresentante di quartiere ricorda «di aver proposto a Palazzo Zanca di destinare i locali dell’ex macello comunale di via Santa Cecilia a dormitorio pubblico per i “senza fissa dimora”, ma una volta inserita la grande struttura nel piano di alienazione degli immobili comunali, questa ipotesi non ebbe poi alcun seguito. Eppure- continua Gioveni sono tante, troppe le persone bisognose che dovrebbero essere assistite e curate». Secondo il consigliere l’’Amministrazione comunale, in controtendenza a quanto sta avvenebdo in altre città italiane, non è ancora riuscita ad attrezzarsi di strutture trasformati in dormitori comunali, proprio con l’intento di fornire assistenza a tanti sfortunati.
Gioveni si dice convinto che «le strutture (anche vetuste) non mancherebbero, ma occorre mettere in campo, oltre che una chiara volontà politica e un grande spirito di solidarietà, anche una sinergia tra enti». Ecco perché il consigliere, tramontata ormai da tempo l’ipotesi dell’ex macello di via Santa Cecilia, invita il Sindaco Buzzanca e l’assessore alla solidarietà sociale Dario Caroniti a concertare con tutte le Circoscrizioni cittadine e con le varie espressioni territoriali della Caritas diocesana, degli incontri attraverso cui poter individuare siti o strutture, anche malmesse o inutilizzate (in particolare scuole in disuso) che possano essere destinate a dormitori pubblici per i tanti emarginati e senzatetto presenti in città.»