Se non è la più importante novità del 2017 è certamente tra le principali. Di sicuro è la più importante per Alfa Romeo, che dopo 107 anni di storia sforna il suo primo Suv cedendo a un trend di mercato irresistibile. E lo fa a modo suo: puntando sulla sportività. Il nome è già tutto un programma. Il primo Suv Alfa si chiama Stelvio in omaggio al valico montano più alto d’Italia, dominato da una strada che si snoda per più di 20 km e conta oltre 75 tornanti.
Suv di medie dimensioni (4,68 metri di lunghezza, 1,67 m di altezza, 2,16 m di larghezza e con un peso di 1.604 kg), Stelvio riprende esteticamente gli ingredienti che hanno dato vita alla nuova Giulia e alla Giulia si ispira per il concetto di sportività all’ennesima potenza, a cominciare da passo e meccanica identici. In pratica ci si accomoda a bordo di un Suv ma poi si scopre di guidare una berlina dalla chiara vocazione sportiva. Il merito va alla distribuzione perfetta dei pesi (50-50), sterzo diretto con un rapporto di 12,1, sospensioni con tecnologia Alfalink che garantiscono cambi di direzione rapidi e precisi, ampio uso di materiali ultraleggeri come la fibra di carbonio per l’albero di trasmissione (che fa guadagnare 15 kg di peso) e l’alluminio per i motori (il 2.2 diesel 210 cv è il primo motore Alfa totalmente in alluminio).
Per una tenuta di strada impareggiabile tra i Suv, Stelvio è dotato di serie della trazione integrale Q4, che di base invia il 100% della potenza al posteriore e a seconda delle necessità trasferisce in tempo reale fino al 50% della coppia motrice all’anteriore. Come optional c’è anche il differenziale posteriore autobloccante meccanico.
Alfa Romeo Stelvio mostra tutto il suo carattere grazie anche e soprattutto ai suoi motori: 2.0 turbo benzina da 280 cv e 2.2 diesel da 210 cv. Abbinati esclusivamente al cambio automatico a 8 marce (non ci sarà il manuale) e alla trazione Q4, regalano prestazioni eccellenti. Noi li abbiamo provati entrambi, curva dopo curva in un bellissimo percorso che da St. Moritz ci ha portato a Livigno e ritorno. Sia il benzina con i suoi 400 Nm di coppia sia il diesel con 470 Nm offrono grandi emozioni di guida quando si decide di non vivere il confortevole Suv ma di sfruttare la passionale berlina che c’è in Stelvio; il diesel, ovviamente, ha in più il vantaggio di contenere maggiormente i consumi. Nella nostra prova, con una guida tutt’altro che parsimoniosa quasi sempre in modalità Dynamic del selettore Alfa DNA (le altre due sono Natural e Advanced Efficiency per il risparmio energetico), abbiamo registrato 8,6 l/100 km dopo 67,5 km per il diesel e 14,2 l/100 km per il benzina dopo 180 km.
Il cambio a 8 rapporti ha innesti rapidi che diventano quasi impercettibili in modalità Dynamic, assicurando il massimo divertimento di guida anche grazie ai paddle al volante, forse l’unico neo di Stelvio: fissi al piantone dello sterzo, a volte non sono facilmente raggiungibili nel momento in cui si vuole richiamare la marcia successiva in uscita di curva. La gamma motori di Alfa Romeo Stelvio sarà completata a breve con il 2.0 turbo benzina da 200 cv e il 2.2 diesel da 180 cv, quest’ultimo disponibile anche a trazione posteriore, oltre alla sportivissima versione Quadrifoglio che arriverà invece a fine anno.
Alfa Stelvio si presenta in tre allestimenti: Business, Super ed Executive, oltre alla First Edition che sarà sul mercato fino ad esaurimento scorte. Già ricca la dotazione di serie che include, per citare alcuni dei contenuti, cerchi in lega da 17”, Alfa Connect da 6,5 pollici (fino a un massimo di 8,8”), impianto audio con 8 altoparlanti, Integrated Brake System (IBS), Lane Departure Warning (LDW), Forward Collision Warning con frenata d’emergenza e riconoscimento pedoni, oltre a sensori di parcheggio, cruise control e portellone del bagagliaio ad apertura elettrica. I prezzi sono compresi tra 50.800 e 57.300 euro.